Roma. E' la giornata delle decisioni drastiche sul contenimento del virus, in cui ci si immagina immersi in una nuova dimensione, attorno al concetto di “distanza di sicurezza”. Dove stiamo andando? “Dobbiamo intanto prendere coscienza del fatto che nessun luogo nel paese è potenzialmente esente dal contagio, e nessun altro paese in Europa”, dice Nicasio Mancini, direttore della Scuola di specializzazione in microbiologia e virologia dell'Università “Vita-Salute” del San Raffaele. “Dunque l'unico modo per impedire la diffusione del virus”, dice Mancini, è limitare il più possibile i contatti sociali. Altra precauzione: in presenza di sintomi respiratori come tosse o raffreddore, tanto più se con febbre, evitare di uscire di casa”. Ridurre le occasioni di concentrazione non basta: “Questo virus ha una modalità di diffusione subdola, anche in assenza di sintomi, motivo per cui tanto più si rende necessario il ricorso al buon senso, almeno in questa fase. Dico questa fase perché progredendo nella stagione ci potrà essere un'attenuazione della diffusione del virus. Inoltre una parte della popolazione svilupperà anticorpi, si spera protettivi. Ma ora c'è bisogno, per la percentuale di contagiati con difficoltà respiratorie, che è bassa rispetto ai contagiati con sintomatologie leggera ma comunque alta rispetto alla capacità di tenuta in prospettiva del sistema, di assistenza specialistica. Le misure drastiche ci permettono di dilazionare una parte dei contagi”. Alcune misure, però, hanno lasciato perplessa una parte della cittadinanza: “Dire di stare a distanza, di non salutarsi con baci e abbracci”, dice Mancini, “può sembrare un ritorno al Medioevo, invece è importante fermarsi a riflettere e prendersi la propria parte di responsabilità. Non posso per legge mettere in isolamento chi sta bene, ma anche gli asintomatici devono sentirsi potenzialmente a rischio contagio e sapere di poter essere un rischio per gli altri. L'allerta deve essere alta a maggior ragione anche dove non ci sono focolai. Ognuno di noi è coinvolto”.
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