C'è @posta per Sarri
D ice il saggio. Ci sono certe forme di serena saggezza che profumano inevitabilmente di barzelletta, in oriente ma non solo (fidatevi). Ad esempio il Dalai Lama ha annullato tutti i suoi impegni pubblici fino a nuovo avviso a causa del “deteriorarsi dell'epidemia di coronavirus”. Il medico personale gli ha detto di stare riguardato, e il caro Tenzin Gyatso, pare, a fidarsi della reincarnazione proprio non ci pensa nemmeno. Poi c'è la saggezza sgarrupata e disincantata, da tosco-napoletano figlio della classe operaia di Maurizio Sarri, il famoso allenatore. Uno che si veste male per intima convinzione e parla fuori dai denti per principio, e anche adesso che di mestiere è suddito della Real Casa s'impunta a fare il differente. La squadra è molto in crisi (infatti è prima in classifica) e lo tampinano: si sente sempre sotto esame? E lui, che quando parla coi giornalisti gli girano gli zebedei a prescindere e si vede: “Se non volevo essere sotto esame avrei fatto domanda alle Poste”. La barzelletta è questa: che persino i giornalisti hanno capito in che senso andava la carta vetrata di Sarri, invece alle Poste no e si sono incazzati neri. Così hanno brandito il loro account Twitter: “In merito alle dichiarazioni di Maurizio Sarri… Poste italiane invita il signor Sarri a dedicare qualche minuto del suo prezioso tempo per informarsi che Poste è la più grande azienda del paese, che viene scelta dai giovani laureati come una tra le aziende più attrattive in cui lavorare”. Tant'è vero che i postini, quando gli gira male, hanno un detto: “Potevo andare ad allenare la Juve, che qui gli esami non finiscono mai”.


Il Foglio sportivo - in corpore sano
Fare esercizio fisico va bene, ma non allenatevi troppo
