Se la Mela arriva in città

    Finalmente anche Roma avrà il suo Apple Store. L'annuncio è che in primavera arriverà (ma si sapeva un po' da tempo) a piazza San Silvestro, a palazzo Marignoli, quello famoso dove Silvio Berlusconi andava a comprare certi binocoli come regali di Natale da un suo ottico fondamentale. Ci saranno 120 posti di lavoro, ma soprattutto il nuovo avamposto porterà un po' di contemporaneità a Roma Capitale stravolta dalle buche secolari e dalle metro tumulate. Roma colma così il suo gap: non che fosse sprovvista di un negozio della Mela, ma i più vicini erano a distanza rispettivamente di 9 e 9 chilometri e mezzo dal centro. Nella capitale disarticolata infatti gli Apple Store sorgono in complessi commerciali naturalmente scollegati dal centro, dove si arriva rigorosamente in macchina. Visto che si dice da tempo che il pil non sia più rappresentativo, se ci fosse un indice di modernità o articolazione delle metropoli, la vicinanza all'Apple Store forse sarebbe un buon indicatore (Milano per esempio ce l'ha a piazza Liberty, sotto le mattonelle sfolgoranti di Gio Ponti).

    A Roma invece se ti si rompe il computer, e vuoi portarlo alla casa madre, metti in conto un giorno di viaggio. Però ne vale la pena dal punto di vista architettonico-sociologico. I due epicentri sono: Porta di Roma, posto a Nord, vicino alla nuova chiesa dei Mormoni (che sembra uscita da un romanzo di Ayn Rand, e vale una sosta), è stato recentemente incoronato come uno dei migliori centri commerciali italiani, e il più frequentato. Nello sfascio romano è un'oasi di civiltà, con negozi efficienti, niente homeless sofferenti né cassonetti strabordanti né caldarrostari da racket ma una società civile anche multiculturale ben vestita che ti illude di essere in Europa. Sotto le feste, anche, piste da pattinaggio su ghiaccio, alberi di Natale che nulla invidiano a Milano (un grande appassionato di Porta di Roma era Gianni Boncompagni, che si era comprato una seconda casa proprio lì, per andarci più spesso. A Porta di Roma, non a Milano). L'altro è Euroma2, altro genere, più mediterraneo, non a caso sulla via del Mare. Con cupole da Dubai, vasti dispieghi di marmi e ottoni, e accanto al grattacielo di Franco Purini, detto “la bistecchiera”, dove una leggenda immobiliare vuole che vi abiti il Capitano Francesco Totti. Ma è, appunto, leggenda.