Pensare in profondità, l'eredità di Kohl e quella di Sant'Agostino. Di cosa parlare nel weekend

Marco Alfieri

Un grande tema di dibattito spiegato bene, qualche lettura da non perdere, un video e vecchie storie che riaffiorano dal passato. Bastano pochi link per rendere speciale il fine settimana…

“Ho visto in tv il garante per gli scioperi. E non mi ha tranquillizzato…”

Riccardo Chiaberge

 


 

Pensare in profondità

Nel suo ultimo libro, il campione di scacchi Garry Kasparov analizza il rapporto tra intelligenza umana e artificiale. Che è un po’ il tema e il rovello dei nostri tempi. Siamo tutti un po’ spaventati dall’avvento di automobili che si guidano da sole, o dalle innovazioni che sembrano spazzare via le nostre abitudini in maniera poco riguardosa. È comprensibile. La tecnologia ha sempre avuto un effetto perturbante ma alla lunga ci ha portato a condizioni di vita migliori e la cosa interessante dell’approccio di Kasparov è che difende un ottimismo cauto e razionale che suona confortante rispetto alle visioni di gran moda oggi, uguali e contrarie, sull’avvento dell’Intelligenza Artificiale: quella apocalittica alla Matrix e quella tecno-utopistica sfrenata, come nota Giorgio Fontana nella sua recensione.

Secondo Kasparov è sempre meglio entrare nel merito, scavare, distinguere, precisare. Ad esempio il Guardian si è domandato, recentemente, a chi gioverà l’avvento dell’Internet delle Cose nella nostra vita quotidiana, domestica. L’importante è non sovrastimarne l’impatto o immaginare che le macchine possano diventare un nostro surrogato integrale. Non è così, dice Luciano Floridi. La A.I. è molto meno intelligente di come la crediamo. E molto lontana dal ragionare come gli essere umani.

Resta da capire chi menerà le danze di questa straordinaria innovazione. Chi metterà le regole, chi solleverà le giuste domande, chi gestirà la transizione, chi deciderà che uso farne. Perché quel che è certo, è che l’Intelligenza Artificiale del futuro la stanno costruendo i giganti tech, mica i governi e le istituzioni pubbliche…

 


 

Da non perdere

Il cancelliere della riunificazione, Helmut Kohl, che ci ha lasciato ieri pomeriggio, in un bellissimo ritratto firmato da Henry Kissinger nel 2010, in occasione degli ottant’anni dello statista tedesco (via #NightReview). 

Da Trump a Theresa May, perché è l’incertezza, prima ancora del populismo, la vera cifra della politica occidentale contemporanea.

La Libia c’entra qualcosa con gli attentati dell’ISIS in Europa? Sì, dicono gli investigatori che si occupano degli attacchi di Berlino e Manchester, e non è una buona notizia per nessuno.

Cosa insegna sui paradigmi dell’economia moderna, la guerra di mercato tra i colossi Walmart e Amazon.

In che modo i tre milioni di siriani “riparati” nel sud della Turchia stanno trasformando letteralmente quel territorio.

Perché la Russia rischia un flop Mondiale. A un anno dalla Coppa del Mondo 2018 la situazione economica del paese è ancora preoccupante. E ci sono indizi che non migliorerà dopo la manifestazione calcistica.

 


 

Vecchie storie

La follia di Donald Trump e perché, storicamente, quando un popolo si convince dell’insanità mentale del proprio governante, per il monarca non finisce mai troppo bene…

Come e perché Sant’Agostino ha “inventato” la concezione moderna di sesso, nel racconto del New Yorker.

In che senso la globalizzazione è una forza dirompente e perchè, già all’inizio dello scorso secolo, aveva creato un vasto movimento di reazione. Della seria, la storia si ripete…?

 


 

Guarda questo

Quali potrebbero essere gli effetti del “climate change”, se non cambiamo rotta, spiegati bene in questo video di Bloomberg…