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Il mondo ai tempi del climate change, l'evoluzione del genere umano e la notte di Higuain. Di cosa parlare nel weekend

Marco Alfieri

Un grande tema di dibattito spiegato bene, qualche lettura da non perdere, un video e vecchie storie che riaffiorano dal passato. Bastano pochi link per rendere speciale il fine settimana…

Guardate, a ‘sto punto, visto il modello tedesco italianizzato, richiamate Calderoli in servizio…” #LeggeElettorale

Daniele Bellasio

 


 

Forget Paris

Della scelta di Donald Trump di sfilare gli Usa dagli accordi sul clima firmati nel 2015 a Parigi si sta scrivendo e leggendo tantissimo. Giustamente. Quel che vogliamo fare qui è segnalare qualche nodo aperto che ci sembra dirimente per capire la portata globale che avrà la decisione della Casa Bianca (primo punto); e poi qualche racconto/lettura dai luoghi caldi del mondo, dove nei prossimi anni si misurerà davvero l’impatto del “climate change” sul nostro pianeta (secondo punto).

Primo punto. Come reagiranno gli altri grandi paesi alla mossa Usa? E, soprattutto, ci saranno altre nazioni che seguiranno l’esempio di Trump? Per ora Cina e India hanno confermato l’impegno pro clima, anzi Pechino progetta di cooperare da vicino con l’Europa per trasformarsi nella potenza leader nella lotta all’inquinamento. Ma che faranno ad esempio grandi paesi come Nigeria o Indonesia, che hanno avuto un avvicinamento agli accordi di Parigi a dir poco problematico?

Detto questo, va considerato che il mondo della finanza, le aziende energetiche, i giganti tech, i grandi produttori di auto, sindaci, governatori e altre istituzioni globali stanno già scommettendo sull’economia verde e le energie rinnovabili. E continueranno a farlo, con o senza Washington.

Secondo punto. Non c’è come andare ai quattro angoli del mondo per capire gli effetti pratici che rischia di produrre il “climate change”, se non si interviene in tempo. E dunque:

Un bellissimo reportage interattivo del Guardian sul fiume Mekong, uno degli epicentri mondiali del “climate change”.

Il racconto dell’Atlantic dalle Hawaii, dove la gente dell’isola comincia a intravedere lo spettro di quel che potrebbe essere la vita in loco, tra qualche anno.

Un viaggio tra le popolazioni arabe che vivono nelle province paludose della Mesopotamia. Sono sopravvissuti a tutto, guerre comprese, ma potrebbero soccombere davanti agli effetti del “climate change”.

La serie dei dispacci dall’Antartide del Nyt, per capire in presa diretta (e interattiva) le conseguenze dello scioglimento dei ghiacci e dell’innalzamento delle acque sulle nostre vite.

E infine, la guida per sapere cosa può fare ognuno di noi, nel nostro piccolo, per contribuire a preservare il nostro pianeta.

 


 

Da non perdere

Elogio del divorzio transatlantico Usa-Ue (se divorzio sarà davvero). Almeno, Bruxelles sarà costretta a diventare adulta, cominciando a badare a sé stessa.

Cosa farà da grande il signore di Facebook? Un reportage da San Francisco nei luoghi di Zuckerberg, che ora è pronto per la Casa Bianca.

La posta in palio nella saga giudiziaria tra Uber e Waymo (Google), in vista del grande business del futuro: l’auto senza pilota.

I giudizi estetici e l’evoluzione della bellezza, studiando gli animali in natura (e al di là dei luoghi comuni).

La notte di Higuaín. La finale di Champions come bivio della carriera, dopo una stagione in cui, partita dopo partita, il Pipita ha accresciuto il suo peso in squadra.

 


 

Vecchie storie

Viaggio nei luoghi di Israele dove cinquant’anni fa morì il nazionalismo arabo. Dopo i conflitti con gli Stati ora le minacce arrivano dai gruppi islamici.

Storia della pandemia peggiore degli ultimi secoli: l’influenza spagnola. Correvano gli anni 1918-1920 e morirono decine di milioni di persone in tutto il mondo.

E storia dei “canali” (diplomatici) segreti degli Usa, da Jefferson al genero/consigliere di Trump Jared Kushner (in questo caso c’entra la Russia).


 

Guarda questo

L’evoluzione del genere umano, tra mille anni, simulato in questo bel video di Business Insider.