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I due pugili sul campo da calcio e Salah, la risposta inelegante a Ronaldo

Alessandro Bonan

Mourinho ha lanciato la sfida, Conte l’ha raccolta e ribattuta. Si picchiano a guardia scoperta al centro di un ring che non prevede le corde

I due pugili

Si picchiano a guardia scoperta al centro di un ring che non prevede le corde. Si prendono a cazzotti con la schiuma alla bocca e una rabbia che non ha origini personali. Mourinho ha lanciato la sfida, Conte l’ha raccolta e ribattuta. Quali siano le inquietudini dei due pugili è difficile saperlo. Forse il portoghese sente poca vita sotto i piedi e cerca un fremito, un rilancio. L’odore della pelle di un avversario è per lui indispensabile per tenersi acceso. Conte non chiede vendetta, ma un solido risarcimento per la sua anima.

    

Il vincibile Pep

Una partita a campo aperto, dove non si trovava uno straccio di pensiero. La corsa, il gesto, la forsennata ricerca di uno spazio aperto. Liverpool-City, è stata una sfida di muscoli, di orientamenti naturali, di primordiale istinto. La giocata in contro tempo, oltre la consumazione tecnologica dell’immagine, quando ormai tutto è risolto e la tv offre significati altrimenti sconosciuti. Klopp ha battuto ancora l’invincibile. Lo ha fatto con la furia di chi non si perde in chiacchiere. Guardiola non ha potuto che osservare il fiume scorrere, inesorabile, verso la caduta.

   

Ricciolo nero

Uno spigolo di uomo sotto una cascata di riccioli neri. Si fa largo con muscoli contratti e magri ma forti come corde di una nave. Mohamed Salah è la risposta inelegante a Cristiano Ronaldo. Ha un’immagine fuligginosa, un incedere ingobbito e storto, ma quando la palla arriva sotto i suoi riccioli, non sai più che cosa accada. Corre come se avesse fame, e il suo sinistro prende sempre la porta. Sa tirare di giro o di forza, e non conosce la protesta come se fosse sordo ai rumori della partita. Salah non ha confini, marcia verso la gloria. Ai suoi compagni non resta che stupirsi e abbracciarlo.

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