La Torre di Unicredit a Milano

Traslochi eccellenti. Tutte le nuove sedi dei big in città

Paola Bulbarelli

Da Apple ad Amazon per tacere di Microsoft e Cdp. La rivoluzione “cambio sede” è molto cool

Nuova sede, vita nuova. Pare sia questo il mantra di tante grandi aziende che hanno recentemente traslocato o sono pronte per fare gli scatoloni. Perché nuovo è bello, elettrizzante e si lavora meglio. Milano si presta ai cambiamenti, anche radicali. Costruzioni all’avanguardia, ristrutturazioni che corrispondono alle esigenze più pretenziose sia da un punto di vista architettonico che tecnologico nascono come funghi. Il “business della nuova sede” è uno dei settori che stanno trainando l’immobiliare e quanto gli sta intorno, dalla progettazione architettonica alle innovazioni dello smart office.

 

Aveva dato il via Unicredit, scegliendo la torre più alta, 231 metri disegnati dall’argentino Cesar Pelli e che ospitano oltre 4000 dipendenti. In attesa del (futuro) possibile trasferimento di Intesa Sanpaolo nello Storto, la terza torre di Citylife, quella progettata da Daniel Libeskind e che potrebbe diventare la sede del back office, Milano trasloca. Via ai lavori in piazzetta Liberty per il cantiere Apple. Dopo lo smantellamento del cinema Apollo è sorta in poco tempo una impalcatura di almeno dieci metri: tutto coperto e nulla si lascia intravedere. Cronoprogramma: si parla di un anno di lavori anche se la società di Cupertino punta ad aprire entro il prossimo Natale. L’intero progetto, firmato Norman Foster, prevede che il cuore di Apple sia proprio la vecchia sala cinematografica, ma non solo.

 

Il ribassamento della parte centrale della piazza, ospiterà un anfiteatro a gradoni aperto a tutti (utilizzato anche per eventi culturali e per almeno otto giornate all‘'’anno sarà a disposizione gratuitamente del Municipio) ma servirà anche come accesso al piano interrato,uno degli ingressi del megastore. Entro l’anno anche Amazon aprirà i nuovi uffici direzionali in centro. La multinazionale americana dello shopping online sposterà la propria sede italiana in un nuovo edificio di quasi 18 mila metri quadri in viale Monte Grappa, cuore del nuovo “business district” di Porta Nuova. Sarà il frutto del restauro di uno dei centri direzionali più rappresentativi della Milano anni Settanta, simbolo per decenni della Maire Tecnimont.

 

Le nuove strutture (due edifici simmetrici di dieci piani, dominati da vetrate luminose) saranno il luogo di lavoro per gli oltre 400 dipendenti attualmente impiegati a Milano e forniranno spazio sufficiente per ospitare un totale di oltre 1.100 dipendenti, facendo dunque spazio a circa 700 nuove assunzioni. Per la nuova sede, infatti, Amazon è alla ricerca di professionisti in diversi settori di attività. “Da quando abbiamo lanciato Amazon in Italia nel 2010, abbiamo investito più di 450 milioni sul territorio creando più di 2.000 posti di lavoro”, sottolinea François Nuyts, Country manager di Amazon in Italia e Spagna. A meno di 200 metri da Amazon ha aperto la nuova sede Microsoft. Con l’arrivo della storica multinazionale nel nuovo palazzo Feltrinelli firmato Herzog&De Meuron, s’è così creato, di fatto, il distretto tecnologico della città, compreso tra Porta Volta e piazza Gae Aulenti. “Microsoft House”, 832 vetrate che si aprono sulla città, sei piani di pura tecnologia solo nel 2017 attenede di ospitare 200 mila visitatori, 10 mila professionisti e 4 mila studenti con mille formatori da ospitare nella Digital Class.

 

Alibaba, il gigante cinese dell’e-commerce con un giro d’affari pari a quello dei concorrenti Ebay e Amazon messe insieme, ha scelto Milano per il suo quartier generale sud europeo a conferma che prosegue l’avanzata cinese sotto la Madonnina. E ha da poco aperto nuovi uffici nell’enorme attico di corso Europa. Casa nuova anche per Whirlpool Emea (Europe, Middle East, and Africa) che si sposta da Comerio, provincia di Varese, a Pero, al “Perseo Expo District”, una struttura d’avanguardia di 12 mila metri quadri vicina al nascente Human Technopole. Gli uffici saranno nel “palazzo di vetro”, ex Sole 24, e vi lavoreranno 600 persone di 28 nazionalità. Tira invece aria di polemica per la nuova sede del centro Watson Health che Ibm vorrebbe realizzare nelle aree Expo. Si parla di accordo “confidenziale”, ovvero il gruppo Usa creerà una piattaforma per la gestione delle informazioni mediche, che però potranno essere usate “per finalità ulteriori rispetto ai progetti”. Trasloco imminente anche per la statalissima Cassa depositi e prestiti. A luglio la sede milanese si trasferirà da Palazzo Litta, in corso Magenta, ad un nuovo spazio in via San Marco, complesso ceduto nel 2013 da Rcs a Blackstone. Anche qui le malelingue si sono sprecate. Qualcuno ha obietttatosulla scelta di lasciare palazzi di proprietà per andare in affitto (circa 4 milioni all’anno). Ma da Cdp assicurano che si tratta solo del bisogno di riunire il gruppo (dal Fondo strategico a Sace a Cdp Immobiliare a Sgr Investimenti e alcune società partecipate) in un unico stabile: se si fanno due conti tra property e facility, spiegano ci guadagnano pure.

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