Foto di Thierry Bignamini via Flickr

Come farsi un headquarter smart. I progetti di Fastweb a Milano

Paola Bulbarelli

Il quartier generale sorgerà nel distretto Symbiosis, a sud del centro storico. Si tratta di 19 mila metri quadrati di uffici, aree verdi e spazi multifunzionali all’insegna della sostenibilità energetica

Molte sale riunioni, uffici senza scrivanie fisse ma aree di lavoro divise per funzioni, open space ma anche la possibilità di avere spazi che assicurano il silenzio. Condivisione, collaborazione, un modo nuovo di lavorare. Si guarda al futuro da Fastweb, il più grande operatore alternativo di telecomunicazioni di rete fissa in Italia, pensando alla nuova sede “smart” di Milano, quella che verrà consegnata a ottobre 2018 e sarà a pieno regime nei primi mesi del 2019. “Vogliamo uffici che favoriscano la collaborazione fra le diverse funzioni aziendali e utilizzino al meglio gli spazi con il desk sharing, senza però trascurare sicurezza e riservatezza. Vogliamo che la nostra sede milanese sia un punto di incontro per tutte le persone di Fastweb e diventi un centro di innovazione digitale”, spiega Roberto Biazzi, Chief Human Capital Officer di Fastweb. Fra le idee, nate dai workshop e ora in corso di valutazione, c’è anche la possibilità di avere un’area wellness che possa essere utilizzata per attività e corsi rivolti al benessere. Molto cura si darà, in perfetto stile milanese, anche all’esigenza di attivare, oltre ai mezzi di trasporto tradizionali, mezzi alternativi: bike sharing, car sharing, car pooling.

 

Il quartier generale sorgerà nel distretto Symbiosis, a sud del centro storico, nell’area che si trova dietro lo scalo Romana, alle spalle della Fondazione Prada, che è parte del progetto europeo Sharing Cities e che il Comune di Milano trasformerà in un distretto smart a basso consumo di energia. Si tratta di 19 mila metri quadrati di uffici, aree verdi e spazi multifunzionali all’insegna della sostenibilità energetica che rappresentano la pietra miliare su cui rivalorizzare questa parte di Milano. Dire Porta Romana, del resto, significa parlare di una delle più interessanti aree di trasformazione urbana dei prossimi anni, con lo scalo Fs di Porta Romana che sarà uno dei punti chiave del “progetto scali” (si è appena conclusa al Fondo Corsa dello scalo di Porta Genova la mostra “Cinque scenari in mostra a Milano”, con i rendering del workshop organizzato da Comune e Fs nel dicembre scorso). Fastweb ha deciso di trasferire proprio in questa zona l’headquarter: in un luogo più moderno e progettato per rispondere ai bisogni digitali dell’azienda. Il nuovo edificio ospiterà circa 1.200 postazioni di lavoro ma in totale i dipendenti saranno oltre 2.500, tenendo conto che 1.500 sono abilitati a lavorare da casa o da altri luoghi. Fastweb, in collaborazione con l’Università Bicocca (Training & Development Centre) e con lo studio Antonio Citterio Patricia Viel and Partners, ha avviato una progetto per immaginare come organizzare i nuovi uffici (codesign). Sono stati realizzati una serie di workshop per identificare quello che sarà il modo di lavorare del futuro. “Abbiamo avviato una progettazione partecipata insieme alle persone di Fastweb per disegnare l’“employee journey” e immaginare il lavoro del domani”. In due anni le tecnologie evolvono e bisogna progettare in anticipo. E soprattutto conciliare le esigenze di lavoro sempre più in mobilità, lo smartworking – la parola magica –, l’apertura alla città, tecnologie cloud e sicurezza. Il tutto è partito dalla sottoscrizione di un accordo preliminare tra Beni Stabili e Fastweb.

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