
Nella Digital Week tiene banco l'intelligenza artificiale: mercato boom, niente paura
Oltre l’hype: in Lombardia l’AI vale 300 milioni e cambia le imprese e il 43% delle aziende della regione usa già l’intelligenza artificiale, ma servono competenze. La Digital Week mette Milano al centro di un ecosistema che traina l’Italia tech
Digitale fa rima con AI. Il mercato digitale italiano supera nel 2024 la soglia degli 80 miliardi di euro ed è previsto in aumento anche per la chiusura del 2025. L’incremento continua nel 2026, con un mercato che arriva a valere oltre 86 miliardi. In Lombardia ha superato i 23 miliardi con un incremento del 4,3 per cento. La sola Intelligenza artificiale fattura quasi 300 milioni in Lombardia. Ma le cifre del fatturato non dicono tutto. I data center, cuore del mondo digitale, sono una cinquantina nella regione ma la gran parte (86 per cento) sono concentrati a Milano. Mentre da qui al 2035 l’Ai porterà a livello nazionale una crescita del Pil fino a 38 miliardi, però 6 milioni di lavoratori sono “a rischio”, mentre 9 milioni potrebbero vedere l’Ai integrarsi con le loro mansioni. Questi i dati del recente Focus Censis Confcooperative.
Si è aperta la Milano Digital Week, cruciale. La città si è trasformata in un laboratorio diffuso di cultura digitale e innovazione. Il tema di quest’anno, “Tutte le intelligenze della città”, ha messo al centro il dialogo tra nuovi linguaggi digitali e dimensione umana, con un palinsesto di università, imprese, startup e hub culturali nei quartieri. Sei aree tematiche: Cittadinanza Digitale, Smart City, Cultura, Arte e Sport, Digitale per le Imprese, Lavoro e Formazione, Tecnologie. Inclusione sociale, salute, formazione e cybersecurity saranno al centro del confronto con esperti e operatori del settore. Ma il tema che coinvolge tutti è proprio l’Intelligenza artificiale. Per Pietro Cerretani, ceo di TIG Events “la Milano Digital Week è un’occasione per approfondire il mondo della tecnologia e comprendere come il digitale trasformi i nostri spazi, il nostro tempo e la vita di tutti i giorni”. TIG ha realizzato una ricerca che conferma il ruolo di Milano come protagonista della crescita digitale ed economica del paese. Nel 2025, infatti, il valore del mercato digitale lombardo è stimato 23,4 miliardi di euro, con Milano da sola che raggiunge ben 14,8 miliardi. Milano eccelle anche nelle infrastrutture digitali, energetiche e logistiche. Secondo l’indice “Green & Smart” di Unioncamere, la città raggiunge quota 174,9 (Italia = 100), con un valore di 85,1 nella componente digitale. La centralità di Milano si riflette anche nella concentrazione di Data center, ospitando grandi player internazionali come Microsoft, Equinix, Fastweb, OVH e Vantage Data Centers. Milano e tutto il resto. La provincia ospita il 9 per cento dei cluster tecnologici italiani, il 18 degli incubatori e il 20 delle startup. Il polo ICT di Milano e Brianza conta circa 16.400 unità locali e 136 mila addetti (21,2 per cento della forza lavoro italiana del settore).
Ma il fenomeno digitale si è allargato alla Lombardia. L’Istituto Ixé, per EDI Confcommercio e Assintel, ha messo in luce come il tessuto imprenditoriale lombardo abbia un’alta propensione ad aumentare gli investimenti ICT, in linea con la media nazionale, a dimostrazione di un territorio che non ha subito rallentamenti ma ha invece colto le opportunità offerte dalla trasformazione digitale. Il 32 per cento delle imprese lombarde, secondo i dati dell’Assintel Report Lombardia, prevede un incremento del budget dedicato alle tecnologie emergenti nel 2025. Per quanto riguarda l’adozione dell’intelligenza artificiale, secondo i dati elaborati da TIG – The Innovation Group attualmente il 43 per cento delle imprese lombarde utilizza una o più soluzioni di Ai, e il 33,5 ha dichiarato l’intenzione di adottarle nei prossimi anni. Le applicazioni più diffuse includono l’assistenza clienti tramite chatbot, l’automazione di processi ripetitivi e l’analisi predittiva. L’adozione dell’Ai risulta particolarmente significativa tra le medie e grandi imprese, indicando un’accelerazione tecnologica che posiziona la Lombardia come territorio chiave per l’innovazione digitale in Italia. I principali ostacoli che le imprese lombarde evidenziano nell’adozione dell’Ai sono legati alla capacità di spesa per gli investimenti e alla mancanza di competenze per le quali sono necessarie politiche di incentivazione e iniziative che avvicinino domanda e offerta. “La Lombardia si conferma una regione leader nell’innovazione ICT – commenta Paola Generali, presidente di EDI Confcommercio e Assintel, e consigliera nazionale di Confcommercio con incarico sulla digitalizzazione – grazie a un ecosistema imprenditoriale dinamico e a una forte integrazione tra imprese, istituzioni e ricerca. E’ fondamentale proseguire sulla strada della digitalizzazione”.