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Capolavori per Natale, le alternative d'arte allo stress dei regali

Paola Bulbarelli

Viaggio tra le mostre “natalizie” allestite per recuperare, almeno un po’, il senso della Festa: opere d'arte esposte in tanti luoghi, e non solo musei

Ci siamo. Inesorabile sta arrivando il periodo dell’anno più amato o anche odiato. Il Natale, con tutti i suoi riti compresa la passeggiata ai mercatini. Ma ormai da anni soi è consolidata un’altra tradizione, che milanesi e turisti apprezzano, e va crescendo.. E’ l’opportunità di visitare le mostre “natalizie” allestite per recuperare, almeno un po’, il senso della Festa: capolavori esposti in tanti luoghi, e non solo musei.

 

Nella Sala Alessi del palazzo del Comune, fino al 15 gennaio il gioco si moltiplica per quattro: il Rinascimento toscano va in scena con quattro opere di Botticelli, Beato Angelico, Filippo Lippi e Tino di Camaino. E’ già lunga la coda per entrare. “Un altro Rinascimento” si trova invece a Palazzo Reale fino al 12 marzo 2023, è quello delle visioni fantastiche di Hieronymus Bosch, cento opere tra dipinti, sculture, arazzi, incisioni, bronzetti e volumi antichi, in dialogo con capolavori di altri maestri fiamminghi, italiani e spagnoli. Un grande successo. Lì accanto, nella Sala delle Cariatidi, la mostra “impossibile”: i calchi delle tre Pietà di Michelangelo messi uno vicino all’altro: la Pietà di Santa Maria del Fiore di Firenze, quella Vaticana e la “nostra” Rondanini del Castello Sforzesco.

 

Raffaello è protagonista in queste feste di Natale anche al Museo Diocesano (fino al 29 gennaio 2023), che consolida la sua sfida puntata su un capolavoro specifico: quest’anno è La Predella della Pala Oddi, capolavoro giovanile proveniente dalle collezioni dei Musei Vaticani: è il Capolavoro per Milano 2022. La Pala Oddi, realizzata per l’altare della famiglia Oddi nella chiesa di San Francesco al Prato a Perugia, è composta da un dipinto centrale raffigurante l’Incoronazione della Vergine e dalla predella dedicata a tre episodi mariani: L’Annunciazione, che occupa lo spazio di sinistra, l’Adorazione dei Magi al centro e la Presentazione di Gesù al Tempio a destra. Opere contemporanee alla Pinacoteca di Brera. Grazie al decimo “Dialogo”, l’allestimento periodico curato dal museo in cui due opere vengono messe a confronto per un periodo limitato, si avrà l’occasione di vedere il dipinto di Brera Angelo ribelle con luna bianca (1955) di Osvaldo Licini messo a confronto con un dipinto di analogo soggetto, l’Angelo ribelle su fondo rosso scuro (1946), in prestito dalla Galleria d’Arte Contemporanea di Ascoli Piceno (fino al 22 gennaio 2023).

 

La Fabbrica del Vapore punta su temi laici, con diverse mostre. La prima è di Michele Rech, famoso con Zerocalcare: 500 tavole originali, video, bozzetti, illustrazioni e un’opera creata appositamente per l’occasione. Stesso luogo per il padre della pop art, Andy Warhol, che torna in mostra a Milano dopo 10 anni. Tra dipinti originali, opere uniche, serigrafie storiche, disegni, polaroid, fotografie e altri oggetti, ci sono pure il computer Commodore Amiga 2000  con le sue illustrazioni digitali, la BMW Art Car dipinta dall’artista (e “infarinata” dai dementi pseudo ecologisti). “Neon, corridoi, stanze” è invece la mostra di Bruce Nauman, uno degli artisti contemporanei più importanti in attività, al Pirelli Hangar Bicocca fino al 26 febbraio. Riciclare il passato per adattarlo a un nuovo contesto e trovargli un nuovo significato, questa è la  mostra “Recycling Beauty”, un’inedita ricognizione dedicata al tema del riuso delle antichità greche e romane in contesti post-antichi, dal Medioevo al Barocco. Opere colossali dialogano con l’architettura contemporanea di Fondazione Prada in un affascinante allestimento (fino al 27 febbraio). La nuova mostra alle Gallerie d’Italia omaggia quegli uomini che nel corso dei secoli hanno consacrato la loro ascesa sociale finanziando artisti, per competere con nobili e aristocrazia. Un tributo ai mecenati, filantropi e banchieri che hanno regalato all’Europa opere d’arte senza tempo e hanno scritto la storia del collezionismo.

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