(foto LaPresse)

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Milano orfana del Salone scommette sul grande ritorno del design

Daniele Bonecchi

Dal 28 settembre al 10 ottobre un nuovo appuntamento con oltre 350 iniziative in calendario

Lo skyline di Milano ha fatto il giro del mondo. Se c’è un’immagine indelebile della città, è proprio quella del suo design. E Milano, privata causa Covid sia del Salone del Mobile che del Fuorisalone , prova a reagire con nuove idee. Il design torna protagonista in città, dal 28 settembre al 10 ottobre, con “Milano Design City”, l’appuntamento voluto dal Comune e nato dalla collaborazione con i più importanti protagonisti del mondo della creatività. Per promuovere la cultura del progetto e rilanciare la vocazione di Milano quale città di riferimento per il design internazionale grazie ad un calendario di oltre 350 iniziative in presenza o digital tra presentazioni, confronti, workshop, installazioni e incontri con i più rilevanti nomi del mondo del design industriale e dell’arredo. Sono 66 i protagonisti che animano il calendario di Milano Design City tra cui: Triennale Milano, INTERNI, ADI (Associazione per il Disegno Industriale), Polidesign, Politecnico di Milano, Ordine degli architetti della Provincia di Milano, Rossana Orlandi, SuperStudio Group, Elle Decor, AD, oltre ai distretti del design di via Durini, Brera, Cinque vie, Santa Sofia e Molino delle Armi e a brand come Boffi, De Padova, Giorgetti, Cappellini, Cassina, Poltrona Frau, Lualdi Porte e Cimbali solo per citarne alcuni.

 

“L’idea è nata nelle settimane del lockdown – spiega Cristina Tajani, assessore comunale a Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane al Foglio – quindi anche partendo dalla rinuncia al Salone del Mobile per il 2020. Si è pensato di rilanciare la vitalità del sistema design, non soltanto per riagganciare le relazioni con la città e i potenziali clienti, ma anche per dare un contributo in termini progettuali. Si tratta di un calendario di eventi molto in presenza alcuni online che non sono esposizione di prodotti ma un contributo del mondo dell’architettura e del design alla città, in termini di riflessione sugli spazi urbani, progetti utili alla comunità. La risposta è stata molto positiva con la partecipazione di molte grandi aziende”. Tra i temi affrontati da Milano Design City attenzione ai processi ideativi, affiancati ai sempre più rilevanti temi dell’economia circolare, del riuso e della sostenibilità, indagando come questi stiano orientando le scelte del design e della progettazione internazionale. Spazio anche alle riflessioni sui nuovi modi di intendere gli spazi urbani e la mobilità dei cittadini e delle merci. Nel calendario delle iniziative anche visite gratuite al Museo del Design Italiano di Triennale Milano animate dal suo presidente, Stefano Boeri, dal direttore del Museo Joseph Grima, dal designer Fabio Novembre e da Marva Griffin. Con la rivista Interni è nata l’idea Interni designer’s week: oltre 10 giorni di talk, conferenze, dibattiti ed eventi “onlife” dedicati alle nuove collezioni e alle anteprime di prodotto che si svolgeranno negli showroom e nelle gallerie di Milano e presso le sedi aziendali. Non mancano i distretti del design come l’area compresa tra via Correnti, piazza Mentana, via Santa Marta e via San Maurilio che con “5 VIE D’N’A – Design & Art for a Better World”. Le vie di Brera ospitano il Fuorisalone Design City edition a cura di StudioLabo. In piazza XXV Aprile un’installazione partecipativa proporrà un contest per promuovere le idee sia di designer sia di cittadini attraverso la raccolta di contributi per il miglioramento della vita urbana post Covid. “Molino Sofia Design District” presenta la nuova realtà cresciuta tra via Santa Sofia e via Molino delle Armi. In zona Cairoli-Cadorna DDA presenta “DDN HUB Milano” dedicata all’abitare sostenibile. Protagonista anche il distretto di Area Porta Romana con l’evento “La cura come tema per l'innovazione” dedicato alla salvaguardia dell'architettura moderna milanese attraverso la riqualificazione urbana sostenibile. In zona Tortona (cult del Fuorisalone) Superstudio Piu propone “Nelle mani delle donne”, mostra dedicata alla creatività femminile. L’Opificio 31 con “Tortona Rock” ospita talk, dibattiti, seminari il cui filo conduttore è “Future habit(at)”. Dunque spazio alla creatività, senza dimenticare che, sotto traccia, FederlegnoArredo – oltre a riflettere sul proprio futuro (il 30 ottobre l’assemblea dei soci deciderà il nome del nuovo presidente, dopo che Emanuele Orsini è stato chiamato in Confindustria) – sta lavorando al rilancio del settore. Un giocattolo che impegnava (prima del Covid 19) circa 30 mila aziende, dava lavoro a 131 mila addetti e macinava un fatturato vicino ai 30 miliardi. Non basta, oltre alle iniziative in Cina, FederlegnoArredo ha in serbo, accanto a Citylife, la nuova sede: seimila mq su cui sorgeranno il nuovo Headquarter della Federazione del legno-arredo e gli uffici del Salone del Mobile.

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