Brugnaro : "Per innovare ci vuole meritocrazia"

Il sindaco di Venezia al Tech Festival del Foglio: "Credo in chi crede e progetta il futuro"

Enrico Cicchetti

L'innovazione per Venezia è sempre stata una forza: nata dall'ingegno e dalla tecnologia dell'uomo, che l'ha strappata alla laguna, per secoli la città è stata un crocevia economico internazionale e ha garantito a scienziati e inventori la libertà e gli stimoli necessari a tradurre le loro idee in realtà, dallo Statuto dei brevetti promulgato nel marzo 1474, alle risposte trovate dai vetrai di Murano ai prodotti più economici realizzati in Boemia. Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, spiega che anche oggi "chi innova è gente orgogliosa che pensa di potercela fare. Ci vuole coraggio e cuore, chiunque è in grado di fare qualcosa e farlo bene, non solo un capo d'azienda - e lo dico da imprenditore. Ci vuole meritocrazia. Penso che l'esempio possa essere forte abbastanza, più gente c'è a darlo, più riusciamo a cambiare questo paese".

  

E mentre nel capoluogo veneto si tiene il Tech festival - "Un grande omaggio che il Foglio sta facendo a Venezia", dice Brugnaro - sono entrati in funzione per la prima volta i tornelli che serviranno a fermare e deviare i turisti in caso di afflusso eccezionale alla città storica. "Sono varchi, non tornelli", ci tiene a precisare il primo cittadino. "Uno ai piedi del ponte di Calatrava, l'altro poco dopo la stazione di Santa Lucia, e funzioneranno in caso di bisogno: quando vediamo che c' tanta gente attiviamo il varco, lo chiudiamo e deviamo il flusso. E' il primo tentativo nella storia di Venezia di regolamentare i flussi. Riceveremo delle critiche, se costruttive le faremo nostre, ma al momento sta funzionando tutto", conclude Brugnaro. 

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