Festa dell'Innovazione

Yaroslav Trofimov ci racconta l'innovazione nella difesa militare ucraina

"Il negoziato inizierà quando si muoverà qualcosa sul campo, I russi vogliono sempre le stesse cose che volevano tre anni fa, cioè la fine dell'esistenza di un'Ucraina indipendente", dice il capo degli inviati del Wall Street Journal

Yaroslav Trofimov è capo degli inviati del Wall Street Journal, scrittore, il suo primo romanzo "Non c'è posto per l'amore, qui" è uscito in Italia lo scorso febbraio (qui trovate un estratto pubblicato sul Foglio), un racconto sulla storia dell'Ucraina. "Com'è cambiata la guerra in Ucraina, e come l'Ucraina ha innovato il modo di fare la guerra?", chiede a Yaroslav Paola Peduzzi, vicedirettrice del Foglio, nel corso del Festival dell'Innovazione organizzato dal nostro giornale a Venezia: "La natura stessa della guerra è cambiata, l'innovazione è velocissima, sia da parte dei russi, purtroppo, sia da parte degli ucraini". I russi hanno innovato l'industria dei droni, l'industria militare ucraina impara velocemente e s'innova a seconda di quello che succede giorno per giorno, perché quello che funziona oggi, "non funzionerà più tra tre mesi".

 

Trofimov parte dall'esempio del drone con filo ottico: le misure di resistenza elettromagnetiche per i droni e il kill cicle dei russi per identificare un target che è diventato di venti minuti. L'esercito ucraino è diventato l'esercito più grande dell'Europa con un milione di soldati, più grande dell'esercito italiano francese e tedesco messi insieme. Nessun altro esercito sa cosa significa combattere così. Noi europei stiamo prendendo lezioni? L'Ucraina ormai è un contribuente diretto della sicurezza europea, dice Trofimov. Quello che sta facendo l'intelligence ucraina oggi in Russia, con attacchi mirati in profondità del territorio russo – come ad esempio l'ultima operazione "Ragnatela" – è ormai paragonabile solo al Mossad. Sulla stanchezza occidentale della guerra Trofimov cita una canzone molto famosa in Ucraina degli anni Venti che recita: "Le lacrime non hanno portato mai alla libertà a nessuno": questa è la lezione storica degli ucraini, che gli ucraini devono contare solo su se stessi per vincere, il vittimismo non serve a nulla. "Nel 2014 quando la guerra iniziò con 14 mila morti nessuno aiutava l'Ucraina, nessuno mandava armi, Obama disse che non c'era nessun modo per fermare i russi in Ucraina, ora c'è lo stesso problema con Trump, che pare essere molto più interessato a fare affari con Mosca piuttosto che aiutare l'Ucraina".

Se guardiamo i numeri, tra il 60 e 70 per cento delle armi e carri armati russi distrutti sono distrutti con i droni prodotti in Ucraina e la dipendenza dalle armi occidentali in Ucraina è molto minore di prima. In alcune aree ancora lo è, come ad esempio la contraerea. Quando inizierà il negoziato tra ucraini e russi? Quando si muoverà qualcosa sul fronte, che a oggi è in stallo da due anni, dice l'inviato del Wall Street Journal: i russi vogliono sempre le stesse cose che volevano tre anni fa, cioè la fine dell'esistenza di un'Ucraina indipendente, e il memorandum che hanno portato a Istanbul qualche giorno fa dice esattamente questo. 

Di più su questi argomenti: