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Question time

Nordio annuncia il referendum sulla giustizia a marzo. E sulla famiglia nel bosco: "Pronto a intervenire"

Redazione

Durante il question time, il ministro ha espresso "perplessità" sul caso dei minori sottratti ai genitori in provincia di Chieti. Sul caso Ranucci: "Gravissime e ingiustificate affermazioni che sono state portate all'attenzione dell'opinione pubblica"

"La legge è abbastanza chiara, ci sono degli step, la Cassazione si è già pronunciata, adesso ci sono dei termini perentori e dilatori, non prima e non dopo un certo limite. Di conseguenza" il referendum costituzionale sulla giustizia "secondo i nostri calcolo dovrebbe essere nella prima metà di marzo". Lo ha detto il Guardasigilli Carlo Nordio parlando con i giornalisti in Transatlantico alla Camera. Durante un question time poco prima, il ministro ha risposto anche sul caso della famiglia che vive nel bosco in provincia di Chieti, a cui sono stati sottratti tre minori, definendolo un tema "delicatissimo" ed esprimendo "perplessità". Sull'attentato al giornalista di Report, Sigfrido Ranucci, ha chiesto alle opposizioni di non fare "nessuna strumentalizzazione politica e nessuna interferenza".

 

Sulla famiglia nel bosco: "Misura estrema. Pronto a esercitare i poteri che la legge mi conferisce"

Al question time a Montecitorio, il ministro Nordio ha risposto a una interrogazione sulla nota vicenda dei minori che sono stati tolti ai genitori perché vivevano in un bosco in provincia di Chieti: "Ho provveduto immediatamente ad approfondire con urgenza la vicenda tramite l'Ispettorato, chiedendo la trasmissione di copia integrale di tutti gli atti processuali ancora non pervenuti". Il ministro poi ha parlato di un tema "delicatissimo" perché "il prelievo forzoso del minore e i presupposti che lo legittimano non possono mai prescindere dal dovuto e difficile bilanciamento tra l'interesse del minore in prospettiva futura e quello attuale al mantenimento dello status quo". Per questo motivo, continua il ministro, "si tratta di una misura estrema alla quale ricorrere non senza aver prima attentamente valutato le ripercussioni che un simile provvedimento può produrre sul benessere psico-fisico del minore stesso e sempre avendo di mira il suo superiore interesse".

"E' una situazione che va considerata con grande attenzione, bilanciando gli interessi degli uni e degli altri ed è chiaro che, laddove dovessero emergere profili di rilievo disciplinare, eserciterei i poteri che mi sono stati conferiti dalla legge". Ha poi aggiunto: "Personalmente ho manifestato la mia perplessità - conclude - derivante dalla circostanza che, dopo anni di bombardamento anche mediatico contro la civiltà dei consumi, la modernizzazione, l'industrializzazione, l'eccessivo uso delle fonti di produzione elettrice o addirittura nucleari, poi quando una famiglia decidere di vivere pacificamente a contatto con la natura si debba arrivare a provvedimenti così estremi".

 

Sul caso Ranucci: "Gravissime e ingiustificate affermazioni da parte di Scarpinato"

Sul caso Ranucci il ministro ha risposto che "nella sua assoluta indipendenza e autonomia la magistratura sta andando avanti nelle indagini e noi auspichiamo che pervenga a una celebre conclusione di questa indagine che, ovviamente, si presenta complessa". "Però - ha continuato il ministro - auspichiamo che da parte dell'opposizione non vi sia nessuna strumentalizzazione politica e nessuna interferenza, proprio perché si tratta di situazioni che devono essere chiarite nell'ambito delle indagini di una magistratura, che lo ripetiamo ancora una volta, è e deve essere indipendente dal potere politico".

 

Rispondendo alla domanda del deputato Paolo Pulciani di FdI, che ha citato anche l'intervista rilasciata da Ranucci al Foglio, Nordio ha parlato poi di "gravissime e ingiustificate affermazioni che sono state portate all'attenzione dell'opinione pubblica" contro cui si "dovrebbe agire con particolare celerità e con particolare avvedutezza". Il ministro si riferiva alle dichiarazioni che ha fatto il senatore del Movimento 5 Stelle Roberto Scarpinato che tre settimane fa in commissione Antimafia, durante l'audizione del conduttore di Report, aveva chiesto a Ranucci se fosse vero che qualcuno lo avesse pedinato “su ordine di Fazzolari”, il sottosegretario alla presidenza del Consigio. "Sono anche io sorpreso delle fantasiose ricostruzioni che ho appreso dai giornali - ha continuato Nordio - evidentemente chi ha fatto queste illazioni, insinuando un possibile collegamento tra l'attentato e il governo, lo ha fatto senza alcun elemento oggettivo. C'è anche pero' da chiedersi se il senatore Scarpinato, che ha fatto queste considerazioni, abbia delle fonti diverse e privilegiate di conoscenza perché - se così fosse - si concreterebbe un'evidente violazione del segreto istruttorio e anche di questo la procura di dovrebbe occupare", ha concluso il ministro.