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Il discorso
Il Cdm approva il piano carceri. Nordio: “La soluzione al sovraffollamento è una priorità, ma non abbiamo una bacchetta magica”
Il Guardasigilli: “Abbiamo iniziato gli interventi per aumentare la capacità delle strutture carcerarie, poi detenzione differenziata per i tossicodipendenti e accelerazione delle procedure per la liberazione anticipata. Sala? Scoprire dai giornali di essere indagati è una porcheria”
“Abbiamo portato in Cdm una serie di provvedimenti volti ad affrontare il problema del sovraffollamento carcerario, la cui soluzione per noi è una priorità. È un problema che non può essere risolto con la bacchetta magica, ma che necessita di interventi strutturali”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio in conferenza stampa al termine del Cdm che ha approvato il piano carceri. Il ministero delle Infrastrutture ha stanziato a tale scopo 335 milioni di euro: “Consentiranno di realizzare entro i primi mesi del 2027 più di 2.500 nuovi posti negli istituti di pena", si legge in una nota.
“Abbiamo iniziato una prima metà di interventi in due direzioni – ha spiegato Nordio – una è l'aumento delle strutture carcerarie, quindi un aumento dei posti disponibili. Poi siamo intervenuti in altri due settori: la prima riguarda i tossicodipendenti per i quali è prevista una detenzione differenziata al di fuori dei carcere e la seconda relativa all'accelerazione delle procedure per chi ha diritto alla liberazione anticipata”. Tuttavia, “non si deve fare una liberazione anticipata lineare e incondizionata”, ha detto il Guardasigilli, sottolineando che “suonerebbe come una debolezza dello stato”.
Oggi i detenuti nelle carceri italiane “sono 61.861 e il 31,93 per cento è affetto da dipendenza da sostanze stupefacenti o alcoliche", ha detto il ministro, ricordando che nel Consiglio dei ministri odierno sono stati presentati interventi per la detenzione domiciliare per il recupero di tossicodipendenti o alcoldipendenti che non hanno commesso reati gravi: “La parola d'ordine è "Recupero di tossicodipendenti" e non 'Sfoltimento carcerario'".
Aumentati i colloqui dei detenuti che hanno commesso reati meno gravi, che “passano da uno a settimana a sei al mese", mentre. quelli dei “detenuti condannati per reati gravi passano da due a quattro al mese".
Scoprire di essere indagati tramite notizie stampa, come è successo al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, "è una porcheria", ha poi detto il ministro riferendosi alle inchieste sull'urbanistica milanese: “È accaduto 30 anni fa a Berlusconi, è accaduto a Sala ora e nel frattempo è accaduto a centinaia di persone”. A chi gli ha chiesto se il primo cittadino debba dimettersi, Nordio ha risposto: “Per amor del cielo. L'informazione di garanzia e l'iscrizione nel registro degli indagati guai se facessero prospettare l'idea delle dimissioni. In quanto destinatario di un'informazione di garanzia nessuno si deve dimettere. Altrimenti ci metteremmo nelle mani nella magistratura”, ha concluso.