Editoriali

La separazione secondo il presidente dell'Anm Parodi

Redazione

La politica non può attaccare i magistrati, l’Anm può attaccare il governo

Il presidente dell’Anm, Cesare Parodi, in un’intervista su Avvenire si presenta come “uomo del dialogo”: “Noi non cerchiamo lo scontro, cerchiamo un dialogo su temi che ci stanno molto a cuore –  ha detto il presidente dell’associazione dei magistrati –. C’è gran differenza tra conflitto e confronto. E noi siamo per il confronto”. Naturalmente è solo un trucco, tattico e retorico: Parodi non cerca affatto il dialogo. Lo ha spiegato chiaramente ai suoi colleghi poco prima che l’eleggessero presidente: “Il governo deve ritirare tutta la riforma. Non torniamo indietro su niente. Io non tratto su nulla”. E neppure il governo tratta su nulla. Due scelte legittime. Non si capisce quindi perché l’Anm, che vuole il ritiro totale della legge Nordio, accusi il governo di non voler accettare compromessi sulla  riforma. Nella stessa intervista, Parodi accusa anche il governo Meloni per le critiche alle sentenze della magistratura: “Non pensiamo che le sentenze non possano essere criticate, ci mancherebbe, ma nemmeno che debbano essere intese come degli sfondamenti dei limiti della sfera giurisdizionale”. Opinione moderata, che però contrasta con il comportamento dell’Anm che, quotidianamente, attacca il governo con giudizi pesanti e argomenti politici per la sua proposta. La magistratura associata  accusa quotidianamente il potere legislativo di “forzature”, spiega come dovrebbe modificare la legge, l’accusa di violare lo spirito della Costituzione, afferma falsamente che con la riforma “il pm finisce sotto il cappello dell’esecutivo” e, addirittura, ha organizzato uno sciopero contro la riforma. Insomma, l’Anm dice che il governo è istituzionalmente scorretto quando muove accuse dure alle sentenze, mentre contemporaneamente si scaglia, tutti i giorni, contro una riforma  in discussione in Parlamento, cercando di modificarne l’esito. Ma se il governo non deve dire ai magistrati come si  scrive una sentenza, perché l’Anm dice al governo come deve scrivere le leggi? La separazione dei poteri, sempre invocata, non può valere a senso unico.