
la sentenza
Il leghista Riccardo Molinari assolto in via definitiva dall'accusa di falso elettorale
Il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari è stato assolto in via definitiva dall’accusa di falso elettorale. Era già stato assolto in primo grado nel novembre 2023. La procura generale ha rinunciato al ricorso che era stato presentato dalla procura
Il capogruppo della Lega alla Camera Riccardo Molinari è stato assolto in via definitiva dall’accusa di falso elettorale. L’esponente leghista era stato assolto già in primo grado dal tribunale di Torino nel novembre 2023. Il pm di Torino che aveva portato avanti il processo, Gianfranco Colace, aveva però impugnato l’assoluzione. Questa mattina la procuratrice generale di Torino, Lucia Musti, ha comunicato in aula la rinuncia al ricorso in appello. La Corte d’appello di Torino ha così dichiarato inammissibile il ricorso che era stato presentato dalla procura, rendendo definitiva l’assoluzione per Molinari (difeso dall’avvocato Luca Gastini) e per gli altri due imputati, il segretario provinciale della Lega Alessandro Benvenuto e Fabrizio Bruno, delegato del partito al deposito delle liste.
I fatti si riferivano al presunto illecito avvenuto nel 2020 alle elezioni comunali di Moncalieri, nel Torinese, quando il nome del candidato del Carroccio Stefano Zacà, ex di Forza Italia, venne cancellato dalla lista "Lega Salvini Piemonte" poco prima della consegna delle liste all’ufficio elettorale di Moncalieri. Secondo la ricostruzione dell'accusa, non accolta né in primo grado né in appello, l'esclusione di Zacà fu decisa "per non fare uno sgarbo" a Paolo Zangrillo, oggi ministro per la pubblica amministrazione, esponente di Forza Italia e residente a Moncalieri.