l'intervista
“Non è vero che Salis da eletta sarebbe scarcerata”. Parla il prof. Martinelli
“Non esiste alcun automatismo fra l’eventuale elezione di Ilaria Salis al Parlamento europeo e la sua scarcerazione in Ungheria”, ci dice Claudio Martinelli, docente dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca: "Necessaria la collaborazione delle autorità ungheresi"
“Non esiste affatto alcun automatismo fra l’eventuale elezione di Ilaria Salis al Parlamento europeo e la sua scarcerazione in Ungheria”. Interpellato dal Foglio, Claudio Martinelli, docente di Diritto pubblico comparato e Diritto parlamentare all’Università degli Studi di Milano-Bicocca, smorza gli entusiasmi attorno alla candidatura alle elezioni europee, con l’Alleanza Verdi e Sinistra, dell’insegnante italiana reclusa in Ungheria, offrendo una lettura realistica e pragmatica di ciò che potrebbe avvenire in caso di superamento della soglia di sbarramento e di vittoria del seggio: “I trattati Ue – spiega Martinelli – prevedono che i parlamentari godano su tutto il territorio europeo della prerogativa di non subire detenzioni e provvedimenti di restrizione della libertà personale. Una volta eletta, Salis acquisterebbe lo status di parlamentare con la proclamazione. A quel punto però sarebbe necessaria la collaborazione delle autorità ungheresi. Non è affatto certo, però, che quest’ultime decidano di collaborare. Ciò che è più probabile è che le autorità ungheresi inizino una procedura presso il Parlamento europeo di richiesta di revoca dell’immunità di Salis”.
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- Ermes Antonucci
Classe 1991, abruzzese d’origine e romano d’adozione. E’ giornalista di cronaca giudiziaria e studioso della magistratura. Ha scritto "I dannati della gogna" (Liberilibri, 2021) e "La repubblica giudiziaria" (Marsilio, 2023). Su Twitter è @ErmesAntonucci. Per segnalazioni: [email protected]