Gli alibi incoerenti di Davigo

E' questione personale o istituzionale? Il ricorso al Tar e le motivazioni contraddittorie per restare attaccato alla poltrona del Csm

Luciano Capone

"Ho fatto ricorso al Tar perché la questione trascende la mia persona e riguarda la natura del Consiglio". "Bastava un cenno del Presidente della Repubblica per farmi dimettere". Il voto del Csm "danneggia la mia immagine, perché mi fanno sembrare attaccato alla poltrona”. Le varie scuse del Dottor Sottile sono tutte in contraddizione tra loro, probabilmente nella sua quarantennale carriera di magistrato una difesa così sgangherata non gli è mai capitato di vederla

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  • Luciano Capone
  • Cresciuto in Irpinia, a Savignano. Studi a Milano, Università Cattolica. Liberista per formazione, giornalista per deformazione. Al Foglio prima come lettore, poi collaboratore, infine redattore. Mi occupo principalmente di economia, ma anche di politica, inchieste, cultura, varie ed eventuali