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Plotoni di donne contro gli ultras armati di petardi nelle mutande

Simonetta Sciandivasci
Forse che anziché la Daspo potrebbe essere un plotone di femmine (semplici femmine: né amazzoni, né erinni) a salvare gli stadi dagli ultravandali? Ad assistere a Palermo-Lazio, domenica, c'erano diversi fanciullini con le mutande imbottite di petardi.

Forse che anziché la Daspo potrebbe essere un plotone di femmine (semplici femmine: né amazzoni, né erinni) a salvare gli stadi dagli ultravandali? Ad assistere a Palermo-Lazio, domenica, c'erano diversi fanciullini con le mutande imbottite di petardi, che stando al questore palermitano "sfuggono ai controlli", cioè alle perquisizioni, ammesse in aeroporto, ma non all'ingresso degli stadi, così da preservarne la destinazione d'uso sottintesa e cioè lo scannatoio. Se, però, a condurre quei controlli fossero solo donne, siamo abbastanza certe, poiché l'arte del frugare il maschio (sempre e comunque colpevole e mentitore) è per noi l'arte preterintenzionale del trovare anche ciò che non c'è, che nessun petardo o stellina filante o cipollina o tric trac varcherebbe le soglie delle curve. Scommettiamo? Quanto a voi, deliziosi ultravandali con i boxer gonfi di micce, chissà se ricordate che gli scozzesi, in Braveheart, scesero in guerra contro gli inglesi, per guadagnarsi l'indipendenza, senza mutande, in modo da poter mostrare le chiappe al nemico. Ma voi non guadagnate la libertà per nessuno: le vostre sono solo guerre pubiche.

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