Europa Ore 7

La tregua del pacchetto economico di primavera

A differenza di quanto accaduto nell'ultimo decennio, l'esercizio del semestre europeo di quest'anno non genera drammi, preoccupazioni, irritazioni. La tregua sulla politica fiscale è destinata a durare fino alla fine dell'anno prossimo. Ma i vecchi problemi rimangono

David Carretta

Il Recovery fund ha svuotato l'esercizio del semestre europeo e le regole introdotte durante la crisi dell'euro per spingere i governi a fare le riforme. Ma i vecchi problemi rimangono. Lo dimostra l'Italia. Il giudizio della Commissione non è cambiato. L'Italia presenta squilibri macro-economici eccessivi

Valdis Dombrovskis, Paolo Gentiloni e Nicolas Schmit oggi presenteranno il pacchetto economico di primavera. Ma a differenza di quanto accaduto nell'ultimo decennio, l'esercizio del semestre europeo di quest'anno non genera drammi, preoccupazioni, irritazioni. La tregua sulla politica fiscale è destinata a durare fino alla fine dell'anno prossimo. La Commissione confermerà che il Patto di Stabilità e Crescita resterà sospeso fino alla fine del 2022, quando tutte le economie dell'Ue dovrebbero ritrovare i livelli di pil pre pandemia. Non ci saranno dunque minacce di procedure per deficit o debito eccessivo, malgrado i livelli storici raggiunti a causa dei molteplici lockdown dovuti al Covid-19 e delle misure di sostegno adottate dai governi. Non ci saranno nemmeno procedure per squilibri macro-economici eccessivi, anche se alcuni paesi tra cui l'Italia continuano a essere osservati speciali. I piani nazionali di ripresa e resilienza di fatto traducono gran parte delle raccomandazioni della Commissione, introducendo una condizionalità sulle riforme molto più forte rispetto a quella del semestre europeo. Grazie a “target” e “milestones”, la verifica dei progressi sulle riforme sarà costante nel corso dei prossimi anni.

Il Recovery fund ha svuotato l'esercizio del semestre europeo e le regole introdotte durante la crisi dell'euro per spingere i governi a fare le riforme. Ma i vecchi problemi rimangono. Lo dimostra l'Italia. Il giudizio della Commissione non è cambiato. L'Italia presenta squilibri macro-economici eccessivi. Sono sostanzialmente gli stessi che si trascina dietro da anni: debito pubblico troppo elevato (e ormai al 160 per cento del Pil), bassa crescita della produttività (in realtà nessuna crescita) e fragilità del settore bancario. Per questo nel documento sull'Italia ci saranno indicazioni sulla necessità di perseguire politiche fiscali prudenti nei prossimi anni e di spostare risorse dalla spesa corrente agli investimenti. C'è preoccupazione anche per l'esposizione del settore bancario ai crediti deteriorati, che rischia di aumentare una volta che verranno meno le misure straordinarie di sostegno all'economia. E poi c'è tutto il capitolo sulle riforme economiche per aumentare la produttività, considerate essenziali per la crescita di lungo periodo. Marco Bresolin della Stampa ha i dettagli della pagella della Commissione per l'Italia.

Nel frattempo un aiuto verrà dai primi miliardi del Recovery fund. La Commissione ieri ha approvato il suo piano di finanziamento annuale, annunciando che nel 2021 prevede di emettere obbligazioni a lungo termine (EU-bonds) per un valore approssimativo di 80 miliardi di euro, che saranno integrate da decine di miliardi di buoni dell'Ue a breve termine (EU-bills) a copertura delle restanti esigenze di finanziamento. L'importo preciso dipenderà dalle specifiche esigenze. Con gli 80 miliardi la Commissione sarà in grado di finanziare la totalità delle sovvenzioni e dei prestiti previsti per gli stati membri nell'ambito del Recovery fund, in particolare l'anticipo del 13 per cento di prefinanziamento. La prima emissione di EU-bonds è prevista in questo mese di giugno tramite un'operazione sindacata (altre ce ne saranno entro la fine di luglio). Le prime aste di EU-bonds e le prime emissioni di EU-bills ci saranno a settembre, quando la piattaforma d'asta dell'Ue (gestita dalla Banca di Francia) diventerà operativa.

A complicare i piani dell'Ue c'è il fattore inflazione. Secondo la stima flash pubblicata ieri da Eurostat, l'inflazione nell'area euro è salita dal 1,6 per cento di aprile al 2 per cento di maggio, il livello più alto da ottobre del 2018. Le componenti che hanno inciso di più sull'aumento di prezzi lo scorso mese sono l'energia e i servizi. L'inflazione in Germania è al 2,4 per cento contro l'1,3 per cento in Italia. Il 2 per cento nell'area euro è più alto dall'obiettivo della Banca centrale europeo, che la prossima settimana si riunirà per decidere come proseguire con le misure monetarie straordinarie. La presidente Christine Lagarde ha già messo le mani avanti, spiegando che i fattori dietro l'aumento dell'inflazione sono temporanei. Ma la stima di Eurostat dà forza ai cosiddetti falchi. Inoltre le aspettative di inflazione spingono verso l'alto i rendimenti, aumentando i costi di finanziamento del Recovery fund. Ieri c'è stato un incontro in videoconferenza tra Lagarde, Ursula von der Leyen, Charles Michel e Paschal Donohoe. I messaggi su Twitter dei presidenti di Commissione, Consiglio europeo e Eurogruppo sono stati tutti di ottimismo.

Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di mercoledì 2 giugno, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.

La Procura europea diventa realtà - Dopo anni di dibattiti e negoziati ieri è stato formalmente lanciato l'Ufficio della procura pubblica europea che avrà il compito di indagare e perseguire i reati contro gli interessi finanziari dell'Ue, come le frodi al bilancio, le frodi sull'Iva, il riciclaggio di denaro e la corruzione. “E' un evento storico”, ha detto il commissario alla Giustizia, Didier Reynders: “E' la prima volta che una grande maggioranza degli stati membri condivide i poteri in materia penale trasferendoli all'Ue”.  La Procura europea è una cooperazione rafforzata tra 22 stati membri ed è diretta dalla rumena Laura Kövesi. I paesi che hanno deciso di restarne fuori sono Ungheria, Polonia, Irlanda, Svezia e Danimarca. Anche il governo di Janez Jansa in Slovenia ha ostacolato il lancio della Procura europea, cancellando il processa di nomina dei suoi procuratori a livello di Ue e nazionale. Kövesi ha annunciato di aver già registrato alcuni casi. Il primo è arrivato dalla Germania, mentre diversi casi sono stati segnalati dall'Italia.

La condizionalità sullo stato di diritto in autunno - Durante l'inaugurazione della Procura europea, la vicepresidente della Commissione, Vera Jourova, ha annunciato che il meccanismo di condizionalità sullo stato di diritto potrebbe essere già utilizzato nella seconda metà dell'anno. Il meccanismo prevede di tagliare una parte dei fondi dell'Ue, compreso il Recovery fund, ai paesi che non rispettano i valori fondamentali come l'indipendenza della giustizia. “Stiamo lavorando intensamente sull'applicazione del regolamento sulla condizionalità”, ha detto Jourova: “Potremmo attivare il processo nella seconda metà dell'anno”. Jourova ha sottolineato che una delle ragioni per cui il meccanismo è stato introdotto è stata la decisione di Polonia e Ungheria di non aderire alla Procura europea. “C'è un legame indiretto tra la non partecipazione di Polonia e Ungheria e il meccanismo di condizionalità”, ha spiegato Jourova.

Il destino di Nord Stream 2 si gioca a Washington - Il ministro tedesco degli Esteri, Heiko Maas, ieri ha detto che la Germania sta discutendo con gli Stati Uniti come risolvere la disputa sul gasdotto Nord Stream 2. “Sono attualmente in corso discussioni tra il governo tedesco e l'amministrazione a Washington”, ha detto Maas: “Questo sarà il tema dei colloqui a Washington”. Maas non ha fornito dettagli. Secondo alcuni media tedeschi, la cancelliera Angela Merkel ha inviato a Washington due consiglieri per negoziare un compromesso su Nord Stream 2 prima della visita in Europa del presidente Joe Biden. Nel frattempo l'Amministrazione Biden ha deciso di rinunciare a sanzionare le imprese tedesche che stanno lavorando al completamento del gasdotto. “Sono fiducioso che avremo successo nel trovare una soluzione, anche se sicuramente non sarà facile e potrebbe non accadere rapidamente”, ha spiegato Maas.

Putin insegue Lukashenka sugli arresti di oppositori in aereo - Il portavoce dell'Alto rappresentante, Josep Borrell, ieri ha chiesto la liberazione immediata e senza condizioni di Andrei Pivovarov, l'ex direttore esecutivo di "Open Russia", che è stato arrestato su un aereo in partenza da San Pietroburgo verso Varsavia. Secondo l'Ue questo "non è un caso isolato", ma è la corferma della determinazione della Russia di "ridurre lo spazio per la scoietà civile, l'opposizione e le voci critiche". Sul Foglio Micol Flammini spiega come funziona la meticolosa repressione di Vladimir Putin, così simile a quella di Alexander Lukashenka. Nel mirino del presidente russo c'è il "voto intelligente", l’ultima strategia ideata da Alexei Navalny.

L'ultimo rapporto dell'Aiea sull'Iran e i negoziati di Vienna - Come stanno andando i negoziati a Vienna sul nucleare iraniano? Ad ascoltare le fonti europei, sarebbe un errore scommettere contro un accordo. Eppure ieri l'Agenzia internazionale per l'eneria atomica ha pubblicato un rapporto in cui spiega le bugie e i numeri del nucleare in Iran. Sul Foglio Daniele Raineri spiega che l'arricchimetno dell'uranio a questo livello si fa solo nei paesi che producono armi atomiche e che l'intelligence israeliana minaccia di intervenire.


Sette paesi rilasciano già il Certificato Covid dell'Ue - Sette stati membri hanno già iniziato a rilasciare il Certificato digitale Covid dell'Ue, dopo che la Commissione europea ieri ha attivato l'infrastruttura tecnica per la verifica e l'interoperabilità dei documenti dei singoli stati membri.  Il cosiddetto "gateway" dell'Ue consente la verifica degli elementi di sicurezza contenuti nei codici QR di tutti i Certificati in modo che i cittadini e le autorità siano certi della loro autenticità. Nessun dato personale viene scambiato né conservato nel corso del processo. L'entrata in funzione del gateway completa i lavori preparatori a livello dell'Ue, in attesa dell'entrata in vigore del regolamento sul Certificato digitale Covid dell'Ue prevista per il primo di luglio (il Parlamento dovrebbe dare il via libera finale la prossima settimana). Da ieri Bulgaria, Repubblica ceca, Danimarca, Germania, Grecia, Croazia e Polonia sono connesse al gateway e hanno iniziato a rilasciare i primi Certificati. Nel caso tedesco, solo alcuni Lander emettono la documentazione limitatamente ad alcuni tipi di attestazione.

Le raccomandazioni dell'Ecdc per la vaccinazione degli adolescenti - Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) ieri ha pubblicato un rapporto sulla vaccinazione degli adolescenti dopo il via libera dell'Ema per somministrare il vaccino Pfizer-BioNTech alle persone tra i 12 e i 15 anni. Secondo l'Ecdc, "la vaccinazione degli adolescenti contro il Covid-19 dovrebbe essere considerata nel più ampio contesto della strategia di vaccinazione dell'intera popolazione". L'Ecdc raccomanda di considerare come "una priorità" la vaccinazione degli adolescenti ad alto rischio. Per contro, i benefici individuali diretti attesi per gli adolescenti in generale sono "limitati rispetto a gruppi di età più anziani". Per l'Ecdc è comuqnue "importante" continuare a monitorare la diffusione di varianti tra gli individui più giovani e tenere conto del considdetto "long Covid" (le conseguenze di lungo periodo della malattia) tra i gruppi di età più giovani.

Via libera dell'Ema all'aumento della produzione Pfizer a Puurs - L'Agenzia europea per i medicinali (Ema) ieri ha raccomandato l'approvazione dell'aumento della capacità prpoduttiva dello stabilimento di Pfizer a Puurs in Belgio. Il via libera dell'Ema dovrebbe avere "un impatto significativo e immediato sulle forniture" del vaccino Pfizer-BioNTech nell'Ue, si legge in un comunicato.

La Francia offre vaccini per riportare il Parlamento a Strasburgo - Le autorità francesi hanno deciso di offrire a deputati, assistenti e funzionari del Parlamento europeo di essere vaccinati durante la sessione plenaria che si terrà a Strasburgo dal 7 al 10 di giugno. "I colleghi che vogliono approfittare di questa offerta avranno la possibilità di essere vaccinati da martedì 8 giugno a giovedì 10 giugno, tra le 8h e le 20h al centro di vaccinazione Vaccinodrome Covid-19 - SDIS 67", si legge in un'email inviata dal direttore generale del Personale del Parlamento europeo al personale. La mossa della Francia appare come un tentativo di conquistare consenso per il ritorno del Parlamento europeo a Strasburgo di fronte a una ribellione di decine di deputati preoccupati per le ripercussioni sanitarie. Problema: "Si deve tenere a mente che la vaccinazione può avvenire in un paese solo", si legge nell'email. Chi deciderà di accettare l'offerta delle autorità francesi dovrà prenotare un altro slot per la seconda dose durante la sessione che si terrà dal 6 all'8 luglio. C'è un'eccezione. Per le persone sopra i 55 è possibile chiedere il vaccino di Johnson&Johnson che richiede una sola dose.

Accade oggi in Europa

- Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari

- Commissione: conferenza stampa dei commissari Dombrovskis, Gentiloni e Schmit sul pacchetto economico di primavera

- Commissione: conferenza stampa dei commissari Schinas e Johannson sulla strategia su Schengen

- Commissione: la presidente von der Leyen riceve il premier olandese, Mark Rutte

- Consiglio: riunione del Coreper

- Parlamento europeo: discorso del presidente Sassoli all'apertura del Premio Charlemagne

- Banca centrale europea: pubblicazione di un rapporto sul ruolo internazionale dell'euro

- Banca centrale europea: discorso della presidente Lagarde in occasione del premio Turgot

- Eurostat: dati sui prezzi alla produzione industriale di aprile; indicatori sull'integrazione dei migranti e il mercato del lavoro regionale nel 2020