Il fallimento di Borrell a Mosca

L'Alto rappresentante deve affrontare il Parlamento europeo, dove è previsto un dibattito sulla Russia, Navalny e la repressione. Abbiamo visto la lettera (dura) dell'eurodeputato estone del Ppe Riho Terras

David Carretta

A sua discolpa Borrell potrà dire che sono stati i governi a chiedergli di andare avanti con la visita a Mosca, malgrado la condanna di Navalny e le migliaia di manifestanti arrestati nelle scorse settimane. La Germania ha persino spinto per togliere da una sua dichiarazione a nome dei 27 un passaggio sul possibile ricorso a “misure restrittive” (cioè sanzioni) per il caso Navalny. Ma i paesi nordici e baltici lo avevano avvertito dei rischi

La visita di Josep Borrell venerdì a Mosca è stata un fallimento diplomatico e politico che mette in discussione la credibilità dell'Alto rappresentante e l'autorità dell'Unione europea sulla scena internazionale. L'obiettivo era avviare un reset delle relazioni con la Russia e al contempo ottenere la liberazione dell'oppositore Alexei Navalny. Invece, Borrell è stato umiliato durante una conferenza stampa con il ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, e ha subito passivamente l'espulsione di tre diplomatici europei accusati di aver partecipato alle manifestazioni dell'opposizione. “Questa visita a Mosca (...) non sarebbe dovuta avvenire dati i pessimi sviluppi in Russia”, ha detto l'europarlamentare del Ppe, Siegfried Muresan: la conferenza stampa è stata uno “one-man show di Lavrov”, mentre Borrell “non ha ottenuto nulla e non è sembrato nemmeno provarci”.

Nella conferenza stampa Lavrov ha accusato l'Ue di violare i diritti umani e i principi democratici, di reprimere i manifestanti anti-governativi (compresi gli indipendentisti catalani che Borrell considera dei criminali), di aver mentito sulle prove dell'avvelenamento al novichok di Navalny, di ingerenza negli affari interni di altri paesi e di interventi militari opportunistici all'estero. Borrell è rimasto impassibile, malgrado fosse stato già informato dell'espulsione dei tre diplomatici durante il suo incontro con Lavrov prima della conferenza stampa. L'Alto rappresentante ha fatto un lungo elenco di temi su cui “possiamo e dobbiamo lavorare insieme perché quando lo facciamo abbiamo buoni risultati”. Si è congratulato per il vaccino Sputnik V e ha auspicato che l'Ema lo autorizzi in Europa. Ha preso le distanze dagli Stati Uniti su Cuba. Ha ribadito la richiesta dell'Ue di rilasciare Navalny, salvo aggiungere: “non c'è proposta sulle sanzioni da parte di nessuno stato membro” dell'Ue. Nell'incontro con il ministro degli Esteri russo, Borrell aveva chiesto di poter incontrare Navalny in carcere. Lavrov gli ha risposto che avrebbe dovuto chiedere a un giudice.

Il messaggio di Lavrov e del suo boss, Vladimir Putin, è semplice: le minacce dell'Ue non fanno paura alla Russia perché non sono credibili. Sui tre diplomatici espulsi - un tedesco, un polacco e uno svedese - Berlino e altre capitali hanno annunciato conseguenze. Ma di fronte alle esitazioni emerse con il caso Navalny sulle sanzioni contro gli oligarchi di Putin e sul gasdotto Nord Stream 2 è difficile dar credito ai paesi dell'Ue. I capi di Stato e di governo dell'Ue discuteranno delle relazioni strategiche con la Russia nel loro Consiglio europeo di marzo. I ministri degli Esteri avranno un primo dibattito nella seconda metà di febbraio. Come ha spiegato Nicu Popescu dell'European Council on Foreign Relations, “offrire reset alla Russia non funziona”. Con Putin “un approccio muscolare ha più probabilità di portare risultati di suppliche diplomatiche e tentativi poco convincenti di adulazione geopolitica”.

Borrell si troverà sul banco degli imputati domani davanti alla plenaria del Parlamento europeo, dove è previsto un dibattito sulla Russia, Navalny e la repressione delle manifestazioni. L'eurodeputato estone del Ppe Riho Terras ha scritto una lettera a Ursula von der Leyen per esigere le dimissioni di Borrell o il suo licenziamento. “L'errore di giudizio di Borrell nel decidere proattivamente di andare a Mosca e la sua incapacità di difendere gli interessi e i valori dell'Ue durante la sua visita, hanno causato danni gravi alla reputazione dell'Ue e alla dignità dell'incarico di Alto rappresentante”, ha scritto Terras nella lettera, che abbiamo potuto consultare. Per il presidente del gruppo Renew, Dacian Ciolos, la visita è stata un "fiasco diplomatico" e "uno schiaffo in faccia all'Europa. Dobbiamo trarne tutte le conseguenze. Ci aspettiamo che la diplomazia dell'Ue lavori e sia in posizione di difendere seriamente i nostri valori comuni", ha spiegato Ciolos: "Borrell ha delle domande a cui rispondere e deve giustificare la sua azione davanti alla plenaria del Parlamento europeo". Dentro il gruppo dei Socialisti&Democratici c'è grande nervosismo e si sta cercando di organizzare la difesa di Borrell.

A sua discolpa Borrell potrà dire che sono stati i governi a chiedergli di andare avanti con la visita a Mosca, malgrado la condanna di Navalny e le migliaia di manifestanti arrestati nelle scorse settimane. La Germania ha persino spinto per togliere da una sua dichiarazione a nome dei 27 un passaggio sul possibile ricorso a “misure restrittive” (cioè sanzioni) per il caso Navalny. Ma i paesi nordici e baltici lo avevano avvertito dei rischi della visita e avevano insistito sulle sanzioni. Inoltre alcuni analisti e osservatori puntano il dito contro la personalità e il peso politico di Borrell. L'ex ministro degli Esteri spagnolo non è un peso massimo della diplomazia internazionale. “E' un fine intellettuale da think tank di sinistra”, ci ha detto una fonte dell'Ue. Ma “quando si è al tavolo delle grandi potenze quello che contano sono i muscoli, non il numero di citazioni di poeti spagnoli”.

Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di lunedì 8 febbraio, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.

La benedizione di Lagarde a Draghi - “E' una opportunità per l'Italia, e un'opportunità per l'Europa, che Mario Draghi abbia accettato di affrontare questa sfida: far uscire il suo paese dalla crisi economica e sociale, nel momento in cui l'Italia è il paese della zona euro più toccato dalla pandemia”, ha detto ieri Christine Lagarde in un'intervista al Journal du Dimanche. La presidente della Banca centrale europea ha spiegato di avere “fiducia in Mario Draghi per realizzare questo compito. Ha tutte le qualità richieste, la competenza, il coraggio e l'umiltà per riuscire nella sua nuova missione: rilanciare l'economia italiana con il sostegno dell'Europa”.

La sconfessione di Geese al Grillo versione Grünen - A proposito della crisi politica in Italia, l'eurodeputata dei Verdi tedeschi Alexandra Geese ha reagito duramente al tentativo di Beppe Grillo di riciclare il Movimento 5 Stelle in un partito stile Die Grünen. “I principi e valori dei Verdi tedeschi sono lontanissimi da tutto ciò che rappresenta Beppe Grillo”, ha scritto Geese su Twitter, commentando un articolo del Foglio. “Stato di diritto, partecipazione vera, rifugiati, Europa: un abisso (tra Die Grünen e il M5s). Non credete al greenwashing”, ha spiegato Geese.

Lagarde vede la ripresa solo in estate - Nella sua intervista al Journal de Dimanche, Lagarde ha spiegato che la ripresa economica della zona euro dovrebbe arrivare solo durante l'estate. “Restiamo convinti alla Bce che il 2021 sarà un anno di ripresa. La ripresa economica è stata ritardata, ma non è in ritirata. E' evidentemente attesa con impazienza. Prevediamo una progressione attorno a metà anno, anche se delle incertezze permangono”, ha detto Lagarde. Secondo la presidente della Bce, occorre essere “lucidi: non ritroveremo i livelli di attività economica di prima della pandemia prima di metà 2022”.

Von der Leyen aggiusta al ribasso le aspettative sui vaccini - Ursula von der Leyen mercoledì davanti al Parlamento europeo ribadirà che la sua strategia sui vaccini per l'Ue è quella giusta. Ma, con una serie di interviste la scorsa settimana, la presidente della Commissione ha iniziato ad aggiustare verso il basso le aspettative sulla strategia di vaccinazione. Prima von der Leyen ha spiegato che ci saranno altri "problemi" a causa della penuria di materie prime per produrre i vaccini. Poi ha ammesso che ci sono stati degli errori. "Avremmo dovuto lavorare insieme più rapidamente su nuove linee di produzione per far arrivare più velocemente i vaccini", ha detto von der Leyen. Nel frattempo, il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, ha annunciato di essere pronto a produrre il vaccino russo Sputnik V se otterrà "luce verde dall'Europa".

La burocrazia della Brexit fa crollare le esportazioni britanniche - L'associazione britannica dei trasportatori ritiene che il volume delle esportazioni dal Regno Unito all'Unione Europea sia crollato fino al 68 per cento a gennaio a causa delle conseguenze della Brexit. In una lettera al governo di Boris Johnson, la Road Haulage Association ha chiesto un "intervento urgente", accusandolo di non aver fatto abbastanza per facilitare il flusso di merci attraverso la Manica.

Nuove rivelazioni sulle malefatte di Frontex - Irregolarità finanziarie, cattiva gestione, molestie sul posto di lavoro: un'altra inchiesta dello Spiegel getta nuova luce su come funziona Frontex sotto la gestione del suo direttore esecutivo, Fabrice Leggeri. L'agenzia dei guardiacoste e guarda frontiere era già finita sotto i riflettori per una serie di presunti respingimenti illegali sulle isole greche e una perquisizione da parte dell'ufficio europeo di lotta alle frodi (Olaf). La commissaria agli Affari interni, Ylva Johansson, ha commentato le nuove rivelazioni come "molto preoccupanti". Ma fino alla scorsa settimana aveva evitato di chiedere esplicitamente la partenza di Leggeri. Per quanto ancora?

Alla Wto la candidata dell'Ue eletta grazie a Biden - La nigeriana Ngozi Okonjo-Iweala, che aveva ottenuto il sostegno dell'Ue, è stata finalmente eletta come nuove direttore dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto), dopo che l'amministrazione Biden ha tolto il veto imposto dagli Stati Uniti con la presidenza Trump. La sua concorrente, la sudcoreana Yoo-Myung-hee, ha ritirato la candidatura. Ngozi Okonjo-Iweala sarà la prima donna e la prima africana a guidare la Wto.

EuroNomine - Il Consiglio dell'Ue venerdì ha annunciato una serie di nomine di alto livello nella sua amministrazione, che porta anche a un mini-rimpasto nel gabinetto del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. L'olandese Maryem van den Heuvel, che svolgeva il ruolo di consigliere per la politica estera di Michel, è stata scelta come nuovo direttore generale per le Relazioni esterne. Al suo posto nel gabinetto del presidente del Consiglio europeo andrà l'irlandese Simon Mordue. Il belga Didier Seeuws è stato invece nominato nuovo direttore generale per la Politica generale e istituzionale.

Il calendario della settimana in Europa

Lunedì 8 febbraio

- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattito con Lagarde sul rapporto annuale della Bce)

- Parlamento europeo: audizione della presidente della Commissione von der Leyen davanti al gruppo della Gue

- Commissione: incontro in videoconferenza dell'Alto rappresentante Borrell con il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi

- Eurostat: statistiche sulla disabilità, la povertà e l'esclusione sociale

Martedì 9 febbraio

- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti sulla Recovery and Resilience Facility, sul divieto di aborto in Polonia e sulla repressione delle manifestazioni dell'opposizione in Russia)

- Commissione: riunione settimanale del collegio dei commissari

- Eurostat: dati sugli alloggi nell'integrazione dei migranti

Mercoledì 10 febbraio

- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti con von der Leyen sulla strategia di vaccinazione dell'Ue e su democrazia e social media)

- Consiglio: riunione del Coreper

- Bce: discorso di Lagarde in un seminario organizzato dall'Economist

- Bce: discorso di Panetta in un evento organizzato dal think tank Bruegel

Giovedì 11 febbraio

- Parlamento europeo: sessione plenaria (dibattiti sulla sicurezza della centrale nucleare di Ostrovets in Bielorussia, su Ruanda, Kazakhstan e Uganda)

- Commissione: conferenza stampa del commissario Gentiloni sulle previsioni economiche invernali

- Consiglio di associazione Ue-Ucraina

- Commissione: il commissario Breton a un dibattito della Robert Schuman Foundation sulla "Reindustrializzazione dell'Europa: lezioni della crisi sanitaria"

Venerdì 12 febbraio

- Commissione: la presidente von der Leyen riceve il premier rumeno, Florin Citu

- Commissione: discorso del vicepresidente Timmermans al World Sustainable Development Summit

- Eurostat: dati sui voli aerei commerciali di gennaio 2021

 

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