Europa Ore 7

La maggioranza Ursula si rompe sul clima

La spaccatura al Pe sul taglio delle emissioni di Co2. Le priorità del prossimo Vertice e le sanzioni alla Russia

David Carretta

Abbiamo visto la bozza di conclusioni del Vertice e non è indicato alcun obiettivo numerico, c'è solo un vago richiamo al "Climate Target Plan 2030”. Germania e Francia  hanno annunciato l'intenzione di proporre sanzioni mirate contro la Russia per l'avvelenamento di Alexei Navalny

La maggioranza di Ursula von der Leyen ieri si è spaccata in un voto al Parlamento europeo per portare dal 55 al 60 per cento il taglio delle emissioni di CO2 entro il 2030 come obiettivo intermedio per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Un emendamento alla Legge climatica sostenuto da Socialisti&Democratici, liberali di Renew, Verdi e comunisti della Sinistra Unitaria europea è passato per appena 26 voti, con il “no” dei gruppi del Partito popolare europeo, dei Conservatori e riformisti europei e l'estrema destra di Identità e democrazia. Il testo è passato con 352 voti a favore, 326 contrari e 18 astensioni. "Siamo più che mai leader nell'ambizione climatica!”, ha esultato il presidente della commissione Ambiente al Parlamento europeo, Pascal Canfin. Ma la rottura tra il centrosinistra e il Ppe non fa presagire nulla di buono per la montagna di provvedimenti legislativi che le istituzioni Ue devono approvare per adeguarsi ai nuovi obiettivi climatici.

Il Ppe ha annunciato la sua astensione sulla Legge climatica – i risultati del voto si conosceranno solo oggi – e ha auspicato che nei negoziati con il Consiglio l'obiettivo per il 2030 sia riportato al 55 per cento proposto da von der Leyen. "Nessuno ha spiegato chiaramente come possa essere raggiunto il 60 per cento", ha detto Peter Liese, eurodeputato tedesco e responsabile per l'Ambiente del Ppe. Già il 55 per cento "esigerà enormi cambiamenti non solo da parte dell'industria ma anche da parte di ciascuno singolo cittadino", ha spiegato Liese. "Andare al 60 per cento sarebbe definitivamente un peso troppo grosso". Liese si è detto fiducioso che il Consiglio “possa riportarci alla proposta originale del 55 per cento".

Il tema clima sarà una delle priorità del Consiglio europeo del 15 e 16 ottobre, ma i 27 sono ancor più divisi della maggioranza Ursula sugli obiettivi di riduzione delle emissioni. Nella bozza di conclusioni del Vertice – che abbiamo potuto consultare – non è indicato alcun obiettivo numerico. C'è solo un vago richiamo al "Climate Target Plan 2030” (con cui la Commissione ha portato il taglio delle emissioni dal 40 al 55 per cento) e a precedenti conclusioni con cui si era promesso uno sforzo “collettivo” per la riduzione di CO2. I capi di stato e di governo dovrebbero tornare sulla questione a dicembre. Nel dicembre 2019 la Polonia aveva rifiutato di impegnarsi per raggiungere l'obiettivo della neutralità climatica entro il 2050.

Buongiorno! Sono David Carretta e questa è Europa Ore 7 di giovedì 8 ottobre, realizzato con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo.

Bruxelles richiude, mentre l'Europa è alle prese con il Covid - Oggi è giovedì e sul Foglio torna la rubrica “EuPorn – il lato sexy dell'Europa” che è la sorella maggiore di questa newsletter. La trovate sul Foglio cartaceo e anche qui: Paola Peduzzi e Micol Flammini parlano del nuovo ordine europeo del Covid: una mappa a quattro colori, ma che non mette al riparo Schengen dal ritorno delle frontiere. Nel frattempo la regione di Bruxelles ha deciso di chiudere per un mese bar e caffè, dopo che la città è salita al secondo posto tra le capitali europee per numero di contagi ogni 100.000 abitanti (prima è Madrid, terza è Parigi). Alcuni temono per la tenuta del Consiglio europeo della prossima settimana. Fonti vicine a Charles Michel ci hanno garantito che i capi di stato e di governo si vedranno fisicamente e non in videoconferenza.

Sanzioni Ue contro la Russia per Navalny - Germania e Francia ieri hanno annunciato l'intenzione di proporre sanzioni mirate contro la Russia per l'avvelenamento di Alexei Navalny, dopo che l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche ha confermato l'uso di un'agente nervino della famiglia del Novichok. "Non c'è altra spiegazione plausibile per l'avvelenamento di Navalny se non un coinvolgimento e responsabilità russi", hanno detto i ministri degli Esteri di Germania e Francia. Le sanzioni, che dovrebbero colpire funzionari coinvolti nell'avvelenamento ed entità implicate nel programma Novichok, saranno discusse dai ministri degli Esteri Ue lunedì e con ogni probabilità al Vertice della prossima settimana. Nel frattempo l'autorità antitrust della Polonia ha inflitto a Gazprom una multa di 6,5 milioni di euro per essere andata avanti nella costruzione di Nord Stream 2 senza chiedere l'autorizzazione.

Michel a BoJo, metti le carte sul tavolo - L'atmosfera Brexit si sta scaldando in vista del Vertice europeo del 15 e 16 ottobre. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ieri ha avuto una conversazione telefonica con Boris Johnson. “L'Ue preferisce un accordo, ma non a qualsiasi costo. E' tempo che il Regno Unito metta le sue carte sul tavolo”, ha twittato Michel, che oggi sarà in Irlanda per incontrare il premier irlandese, Michael Martin. Secondo un portavoce di Downing Street, Johnson ha detto di essere "impegnato a cercare di raggiungere un accordo", ma che è pronto a "porre fine al periodo di transizione sulla base di termini stile Australia se un accordo non può essere trovato" (l'Ue e l'Australia hanno relazioni commerciali con dazi e quote del Wto). Nel resoconto di Downing Street viene data particolare attenzione alle divergenze sulla pesca. Sarà quella la chiave per l'accordo post-Brexit?

Un Patto di Stabilità per lo stato di diritto - Il Parlamento europeo ieri ha adottato un rapporto di iniziativa per chiedere la creazione di un meccanismo vincolante volto proteggere e rafforzare la democrazia, lo stato di diritto e i diritti fondamentali sul modello del Patto di Stabilità e Crescita per l'euro. La risoluzione (approvata con 521 "sì", 152 "no" e 21 astensioni) chiede di istituire un "ciclo di monitoraggio annuale dei valori dell'Unione", che dovrebbe prevedere misure preventive e correttive, basate su raccomandazioni specifiche per paese, con scadenze e obiettivi. Un sistema simile è in vigore con il Semestre europeo che ha rafforzato il quadro del Patto di Stabilità e Crescita.

Un mini-meccanismo sullo stato di diritto - La risoluzione del Parlamento europeo denuncia "l'ascesa e il radicamento di tendenze autocratiche e illiberali" in alcuni stati membri e il fatto che l'Ue non abbia gli strumenti per agire in modo efficace contro queste derive. Lo dimostra lo stallo sulla procedura dell'articolo 7 per Ungheria e Polonia, dove i due paesi si proteggono reciprocamente. Ma le speranze dei deputati di superare le paralisi con un nuovo meccanismo sullo stato di diritto nell'ambito dei negoziati sul bilancio 2021-27 e del Recovery fund rischiano di andare deluse. La presidenza tedesca dell'Ue ieri ha scritto ai negoziatori del Parlamento, escludendo la possibilità di usare il meccanismo per tagliare i fondi comunitari a paesi come Ungheria e Polonia per violazioni generalizzate dello stato di diritto, perché le sanzioni devono essere limitate a comportamenti che hanno un impatto diretto sul bilancio Ue. “Il meccanismo della condizionalità non può essere una procedura articolo 7 con altri mezzi”, ha scritto l'ambasciatore tedesco Michael Clauss.

Più soldi in cambio dei valori per un accordo sul bilancio Ue? - In vista di una nuova riunione oggi con i negoziatori del Parlamento europeo, nella sua lettera l'ambasciatore Clauss ha offerto di aumentare le risorse del bilancio comunitario per i prossimi sette anni. La cifra nel testo non è precisata. Ma dovrebbe essere meno di 10 miliardi contro i 26 miliardi (almeno) chiesti dal Parlamento europeo. L'offerta dovrebbe compensare il “no” della presidenza tedesca a un meccanismi sullo stato di diritto più robusto. “I valori non sono in vendita”, ci ha risposto un eurodeputato implicato nei negoziati.

Ursula ha una nuova commissaria - Il Parlamento europeo ieri ha approvato la nomina dell'irlandese Mairead McGuinness a commissaria per i Servizi finanziari e l'attribuzione del portafoglio del Commercio al vicepresidente Valdis Dombrovskis.  McGuinness, che era vicepresidente del Parlamento europeo, è stata approvata con 583 voti favorevoli, 75 contrari e 37 astensioni. Dombrovskis è stato promosso con 515 voti favorevoli, 110 contrari e 70 astensioni. Il rimpasto si era reso necessario dopo le dimissioni del commissario al Commercio, Phil Hogan, a fine agosto per aver violato le misure sanitarie del Covid-19 durante le vacanze estive nel suo paese, l'Irlanda.

La decisione su Alitalia in arrivo - La vicepresidente della Commissione, Margrethe Vestager, ieri ha annunciato che la decisione sui due prestiti ponte da 1,3 miliardi di euro concessi a Alitalia si avvicina, lasciando aperta la porta a una soluzione come quella del 2008 con la Bad Company responsabile per la restituzione di aiuti dichiarati illegali. “Una decisione non è troppo lontana nel calendario”, ha detto Vestager, sottolineando che la questione chiave su chi dovrà restituire gli aiuti è la discontinuità economica. “Se la società continua nella stessa forma, anche la nuova compagnia sarà responsabile per restituire gli aiuti di stato”, ha detto Vestager: “Se non è la stessa società, la nuova società non è responsabile per gli aiuti di stato da restituire”. Nelle discussioni con il governo italiano, la Commissione sta valutando diversi indicatori per decidere sulla discontinuità economica tra cui “il marchio, i dipendenti, gli asset e la composizione della compagnia”.

Dall'Ue altri 1,7 miliardi per la sanità e la ripresa in Italia - La Commissione ieri ha approvato la modifica di tre programmi operativi della politica di coesione in Italia, sbloccando quasi 1,7 miliardi del Fondo europeo per lo sviluppo regionale per finanziare progetti sanitari e economici nell'ambito della crisi Covid-19. Le modifiche riguardano i programmi "Imprese e competitività" e "Infrastrutture e reti" e il programma regionale del Piemonte. La quota di finanziamento da parte dell'Ue sale al 100 per cento.

Gli eurobond social di Sure - “La prima grande emissione di bond europei sarà social”, ha scritto Paolo Gentiloni su Twitter, dopo che la Commissione ha approvato un framework per assicurare gli investitori che i fondi raccolti tramite l'emissione delle obbligazioni Sure saranno usati per perseguire un obiettivo chiaramente definito: attenuare l'impatto sociale della pandemia di coronavirus e le relative conseguenze in tutta l'Ue. Con Sure, la Commissione fornisce prestiti agli Stati membri per coprire i costi di meccanismi come la cassa integrazione e altre indennità legate alla riduzione dell'orario lavorativo. L'Italia è il primo beneficiario con 27,4 miliardi di prestiti. L'Ungheria ieri è diventata il 17o paese a fare ricorso a Sure, con un aiuto da 504 milioni.

Tramonto criminale per Alba Dorata in Grecia - Il partito di estrema destra in Grecia, Alba Dorata, è stata condannato come organizzazione criminale da un tribunale di Atene ieri al termine di un processo durato cinque anni. Il leader di Alba Dorata, l'europarlamentare Nikos Michaloliakos, e altri sei dirigenti sono stati riconosciuti colpevoli di guidare una organizzazione criminale. Altri 61 esponenti di Alba Dorata sono stati condannati per aver partecipato a un'organizzazione criminale. Fondata negli anni 1980 come organizzazione neonazista, Alba Dorata è diventato il terzo partito greco durante la crisi finanziaria dell'ultimo decennio.

Accade oggi in Europa

- Consiglio: riunione in videoconferenza dei ministri dell'Interno sul Patto su migrazione e asilo

- Parlamento europeo: sessione plenaria (voto sui diritti fondamentali in Bulgaria)

- Brexit: visita del presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, in Irlanda

- Commissione: il commissario Gentiloni partecipa al Festiva dello Sviluppo Sostenibile 2020

- Corte di Giustizia: sentenza sui neonicotinoidi e le api

- Bce: pubblicazione del verbale della riunione del consiglio dei governatori del 9 e 10 settembre

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