Ansa
Sorpresa
L'Onu vuole Di Maio come Coordinatore speciale in medio oriente. C'è l'ok del governo
L’Organizzazione delle Nazioni Unite punta sull’inviato Ue nel Golfo. L'ex vicepremier è in pole position per il ruolo di coordinatore delle varie entità dell'Onu che si occupano del futuro di Israele e dei territori palestinesi, con l'incarico anche di supportare l’implementazione del Piano Trump
In attesa di Tony Blair, in arrivo c’è Di Maio. La notizia è gustosa. Luigi Di Maio, attuale rappresentante speciale dell'Unione europea per il Golfo Persico, ex vicepremier, ex ministro del Lavoro, ex ministro dello Sviluppo, ex ministro degli esteri, nonché ex delfino di Beppe Grillo del M5s prima della rottura nel 2022, è in pole position per ottenere un importante incarico internazionale alle Nazioni Unite. Il ruolo in palio è quello di coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente (Unsco), carica che comprenderebbe anche la nomina a vicesegretario generale dell'Onu (la posizione ha base a Gerusalemme). Senso del ruolo: coordinare le varie entità che si occupano nelle Nazioni Unite del futuro di Israele e dei territori palestinesi e supportare l’implementazione del Piano Trump. Luigi Di Maio è stato contattato dalle Nazioni Unite poche settimane fa. Le parti coinvolte nell'operazione hanno già dato parere positivo, compreso il governo italiano. La procedura è ancora in corso. In attesa di Blair, in medio oriente c'è un Di Maio in arrivo.