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Editoriali
L'occhio del Cremlino in Bulgaria
L’instabilità della politica bulgara porta alla caduta (di nuovo) del governo
La Bulgaria è al punto di partenza: le proteste accanite contro la legge di Bilancio, trasformate poi in cortei contro la corruzione, diventate sempre più larghe e partecipate, hanno portato alle dimissioni del primo ministro Rosen Zhelyazkov del partito Gerb (Cittadini per lo sviluppo europeo della Bulgaria), che si era insediato a gennaio con un governo di minoranza. Zhelyazkov è un volto noto alla politica, è stato ministro dei Trasporti e poi segretario degli Affari ministeriali (la carica ha che fare con la gestione dei fondi pubblici) nei governi del divisivo e discusso ex premier Boyko Borisov. Negli ultimi quattro anni, i bulgari hanno votato sette volte e adesso si apre un nuovo periodo di campagna elettorale in cui i temi principali saranno: corruzione e rapporti con la Russia.
Dal primo gennaio, la Bulgaria aderirà all’Eurozona, le dimissioni di Zhelyazkov non fermano il progetto, ma aprono a un nuovo periodo di instabilità, in cui Mosca ha spesso tentato di intrufolarsi. Sofia si affaccia sul Mar Nero, il mare che condivide con Romania, Ucraina, Turchia, Russia, Georgia e Turchia, è uno degli obiettivi della disinformazione di Mosca: nel 2024 era stata al centro di studi per la nascita dei cosiddetti “siti fungo”, pagine web e account sui social che appaiono e scompaiono in determinati periodi, quali esercitazioni militari o elezioni, e portano avanti slogan contro la Nato e a favore della guerra di Mosca in Ucraina, presentata come una guerra per fermare l’aggressività dell’Alleanza atlantica, di cui la Bulgaria fa parte dal 2004. Anche l’ingresso nell’Eurozona era stato al centro di una campagna di disinformazione, portata avanti soprattutto dal partito Vazrazhdane (Rinascita) e legata alle informazioni della rete Pravda, costituita da circa 190 siti in decine di lingua e particolarmente attiva in Bulgaria. In questo clima si svolgeranno i prossimi mesi della politica della Bulgaria e il Cremlino guarderà da vicino.