Google creative commons

la ricetta

Le elezioni in Tennessee e in New Jersey rivelano ai dem cosa (non) serve per battere Trump

Matteo Muzio

Nello stato conservatore del profondo sud, i repubblicani vincono ma perdono 15 punti percentuali rispetto all'anno scorso, mentre a Jersey City la formula dem per la vittoria è chiara: niente radicalismo ideologico ma atti concreti per far fronte ai rincari

Si sa che i risultati locali non sono sempre indicativi, ma un paio di elezioni statunitensi su piccola scala mostrano come l’Onda Blu del voto dem non sia scontata né adesso né il prossimo novembre 2026, in occasione delle elezioni di metà mandato. Ad esempio, in Tennessee, stato estremamente conservatore del profondo sud, si era riposta qualche speranza nel settimo distretto, che comprende parte dei sobborghi di Nashville, città governata da un sindaco dem, ma anche un’ampia parte rurale. I sondaggi rilevavano una partita più combattuta del previsto, con solo un paio di punti di distacco tra i due contendenti, per succedere al deputato repubblicano Mark Green, che si è dimesso in primavera dopo aver sostenuto il Big Beautiful Bill ed aver scelto di proseguire la sua carriera nel settore privato. Tanto che sembrava che la democratica Aftyn Behn, deputata statale dal 2023, potesse prevalere a sorpresa sul repubblicano Matt Van Epps, che finora aveva servito in un ente statale nominato dal governatore Bill Lee dopo una carriera da ufficiale dell’esercito. E invece, dopo poche ore è stato subito chiaro che Van Epps avrebbe vinto comodamente dopo essere stato sostenuto sia dall’uscente Green che dallo speaker della Camera Mike Johnson, che è venuto nello Stato a fare campagna elettorale per lui, passando per il governatore Lee e il suo immediato predecessore Bill Haslam. Ma soprattutto ha ricevuto quasi subito il prezioso endorsement di Donald Trump che qui aveva vinto di circa 24 punti lo scorso novembre. Alla fine, il risultato definitivo rispecchia una tenuta ma anche una forte erosione del consenso del presidente: solo nove punti percentuali separano Van Epps, eletto con il 54%, da Behn che ha ricevuto il 45%. Non abbastanza per erodere la fragile maggioranza repubblicana alla Camera dei Rappresentanti federale, che quindi torna ad avere 220 deputati su 435, ma sufficiente per impensierire il partito di governo in vista del prossimo novembre.

 

Ci sono pensieri, comunque, anche per l’establishment democratico, stavolta da un’elezione locale in New Jersey, a Jersey City. Lì si scontravano in modo plastico due visioni di partito e di America: da un lato il quarantunenne James Solomon, già consigliere cittadino, che ha incentrato una campagna sul costo della vita e sul prezzo degli immobili, spinto verso l’alto anche dalle speculazioni edilizie promosse da alcuni grandi gruppi immobiliari, ricalcando dunque in parte il messaggio di Zohran Mamdani, eletto sindaco della vicina New York (i grattacieli di Manhattan sono chiaramente visibili dal centro cittadino) da circa un mese. Non avrà una seconda chance invece l’ex governatore dello Stato Jim McGreevey, dimessosi nel 2004 dopo aver rivelato di essere gay e di aver tradito l’allora moglie con un uomo, il consulente israeliano Golan Cipel. Nonostante il suo tentativo di ritornare in sella, i 300mila abitanti di Jersey City hanno preferito andare oltre un “politico del passato”, per citare una frase di Solomon. Il neoeletto sindaco però, votato dal 67% dei votanti, a novembre aveva anche superato un’alternativa maggiormente di sinistra nella persona di Mussab Ali, già presidente del Consiglio cittadino della Pubblica Istruzione nel biennio 2021-22, che aveva ricevuto il sostegno di tre esponenti radicali appartenenti alla cosiddetta Squad: le deputate Ilhan Omar eRashida Tlaib e il loro collega californiano Ro Khanna. Un radicalismo, dunque, con i piedi per terra, poco incline agli slanci Propal, che punta tutto su questioni di portafoglio di primaria importanza per gli abitanti delle città che in questi anni hanno subito forti rincari. Come spesso accade, l’elezione in Tennessee e in New Jersey non rilasciano un messaggio univoco per i dem che rimangono ancora in cerca di una ricetta vincente per sconfiggere Trump, ma di certo sanno cosa non ci vuole. Radicalismo dal sapore attivista e test di purezza ideologica non funzionano, nemmeno nelle città medie come Jersey City, mentre atti concreti per far fronte ai rincari che Trump aveva promesso di fermare invece sono molto ben ricevuto dall’elettorato, anche in zone lontane dai centri urbani.

Di più su questi argomenti: