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Editoriali

La sveglia del capo di stato maggiore francese sulla minaccia russa per l'Europa

Redazione

"Oggi Mosca è chiaramente in una fase di preparazione per qualcos'altro". Con queste parole il generale Fabien Mandon ha esortato tutti a prepararsi al fatto che potremmo dover “accettare la sofferenza per proteggere ciò che siamo” ricordando che la democrazia e la libertà hanno un prezzo

Intervenendo a un incontro annuale dei sindaci a Parigi, il generale Fabien Mandon ha esortato tutti a prepararsi al fatto che potremmo dover “accettare la sofferenza per proteggere ciò che siamo”. “Abbiamo le conoscenze, la forza economica e demografica per scoraggiare il regime di Mosca”, ha detto Mandon, capo di stato maggiore delle Forze armate. Ma se la Francia “non è disposta ad accettare di perdere i propri figli, di soffrire economicamente, allora siamo a rischio”. Dall’estrema sinistra di Jean-Luc Mélenchon al Rassemblement National di Marine Le Pen, tutti uniti contro il generale, che aveva già avvertito, durante la sua prima audizione parlamentare il mese scorso, che le Forze armate avrebbero dovuto essere pronte “fra tre o quattro anni” a uno choc.

 

“L’inazione o il relativismo non saranno tollerati”. Ieri Mandon ha anche detto: “Siamo fortunati a essere cresciuti e a vivere in un mondo in pace. Credevamo che la pace fosse stata definitivamente raggiunta. Purtroppo, tutto ciò che accade intorno a noi ci mostra che alcuni hanno scelto la forza. E la Russia oggi è convinta che gli europei siano deboli”. Mandon non sta dicendo che si devono offrire i figli alla patria, ma che la democrazia e la libertà hanno un prezzo. Vorremmo tutti occuparci di green, unicorni, schwa e dormire al riparo dell’ombrello di sicurezza americano. Ma quel mondo è finito. Mandon ha ricordato che all’inizio del conflitto ucraino, la Russia aveva meno di un milione di uomini e donne in uniforme. Oggi sono 1,3 milioni. La loro proiezione per il 2030 è vicina ai due milioni. “Oggi la Russia produce più equipaggiamento per la difesa di quanto ne utilizzi in prima linea. E’ chiaramente in una fase di preparazione per qualcos’altro”. Per cosa, lo sanno tutti. Ma il pacifismo è uno spietato narcisismo morale e il generale ci sta dicendo che dovremo essere non solo buoni, come ci piace tanto apparire, ma anche saggi e forti.

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