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nel regno unito

La crisi della Bbc non è un complotto dell'estrema destra. Intervista

Giulio Silvano

Il dg Tim Davie e la ceo di Bbc News Deborah Turness si sono dimessi per “sistemici pregiudizi e mancanza di imparzialità” nella copertura delle notizie. “Liberarsi di loro è stato un modo rapido per far sembrare che il servizio pubblico si stia riformando”, ci dice la giornalista Janet Daley

The shit really has hit the fan at the Bbc”, cioè le cose si mettono davvero male, dice al Foglio una fonte anonima che lavora al servizio pubblico radiotelevisivo britannico da 25 anni. Il direttore generale Tim Davie e la Ceo di Bbc News Deborah Turness si sono dimessi per “sistemici pregiudizi e mancanza di imparzialità” nella copertura delle notizie. Tutto è partito da un programma della rete, “Panorama”, dove un discorso di Donald Trump era stato editato in modo che sembrasse incitare la folla del 6 gennaio all’assalto del Campidoglio. Queste scene, dove si taglia quasi un’ora di discorso per mettere insieme le frasi del presidente aumentandone l’effetto eversivo, sono state mostrate in tv all’alba delle scorse elezioni americane.

   

La portavoce di Trump, Karoline Leavitt, ha detto: “Queste clip editate in modo disonesto, selettivo e consapevole sono l’ennesima prova che la Bbc è, al cento per cento, fake news”. Come ha riportato il Telegraph dopo aver intercettato dei documenti interni della Bbc, la rete avrebbe assunto un consulente esterno ed ex dipendente per controllare le pratiche editoriali ed etiche di Bbc News. Il consulente avrebbe mostrato ai dirigenti vari dubbi sulla copertura, oltre che di Trump, della guerra di Gaza, delle sofferenze israeliane per mano di Hamas e delle questioni di genere. I dirigenti l’avrebbero ignorato. Ma, ci dicono fonti interne, dentro Bbc News c’era da tempo chi si lamentava di faziosità su questi temi, ma non ci si aspettava che Davie e Turness “si prendessero la responsabilità di tutto”, di fronte a un’emittente che è sempre stata vista come la bandiera dell’oggettività giornalistica.

   

C’è chi dice, come il direttore del Sun, che le teste cadute sono frutto di un coup interno. La giornalista e opinionista del Telegraph Janet Daley ci dice invece che è “delirante pensare che si tratti di un complotto dell’estrema destra”, come dicono alcuni. “Liberarsi di Davie e Turness è stato un modo rapido e chirurgico per far sembrare che la Bbc si stia riformando”, dice al Foglio Daley, “ma le questioni manageriali non sono un problema. Lo scandalo aveva bisogno di un’azione immediata di alto profilo per arginare l’ondata di indignazione pubblica. Ma la cosa non funzionerà”. Secondo Daley, nata in America ma diventata cittadina inglese, “Natale è arrivato in anticipo per la Casa Bianca”, ora che ha le prove per attaccare l’emittente britannica. “La Bbc crede davvero di essere il difensore della virtù sociale, lì pensano di essere i buoni, e questo è un riflesso dell’opinione comune dei circoli accademici e dell’istruzione britannica”, continua la giornalista. “Le istituzioni e i funzionari pubblici sono permeati da quest’ideologia che deve essere accettata da tutti quelli che vogliono ottenere attendibilità professionale. Ironicamente, l’autocompiacimento, che si rinforza da solo, contribuisce all’ascesa dell’estrema destra, che ormai può rappresentarsi come l’unico difensore delle persone normali”. Daley dice chequesta cosa è esasperante per chi come lei lavora per mostrare, coi fatti, che Trump è disastroso.

   

Appena annunciate le dimissioni di Davie e Turness, il presidente della rete Samir Shah si è scusato per l’editing della clip di Trump, ma ha rifiutato l’accusa di imparzialità sistemica, soprattutto in chiave anti Israele. Shah ha ricordato che la direzione aveva fatto fare delle modifiche a servizi della sede arabica dell’emittente in merito alla copertura del medio oriente, e su Gaza in particolare. “Penso che sia utile parlare delle dimensioni della Bbc e di quanto faccia, di quanto giornalismo eccellente e imparziale sia responsabile, e non è facile”, ha detto Shah. Ha anche poi difeso i due dimissionari, perché il loro “era un lavoro difficile”, aggiungendo che ora il focus, e la fatica, sarà trovare qualcuno all’altezza che li sostituisca.

 

Hanno fatto bene a dimettersi, Davie e Turness?, chiediamo a Daley. “Sì, perché alla fine la responsabilità è loro. Ma una nuova direzione sarà futile, in gran parte, perché verrà mal sopportata internamente, e ci sarà della resistenza, da parte del personale dell’emittente che insiste che è tutta una grande cospirazione di destra per silenziarli”. Downing Street ci ha tenuto a dire che no, “la Bbc non è corrotta”, e che anzi, “ha un ruolo vitale nell’epoca della disinformazione”, e che deve agire “rapidamente per mantenere la sua fiducia e correggere gli errori, quando accadono”. Nel frattempo, l’emittente ha ricevuto una lettera da parte di Trump, che minaccia azioni legali. Trump “è un tipo litigioso”, ha commentato Shah, “dovremmo prepararci a qualsiasi opzione”. 

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