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usa e getta

La campagna tedesca contro il reclutamento di spie a basso costo da parte dei servizi russi

Lorenzo Monfregola

Mosca sta reclutando agenti per colpire i paesi occidentali. L’uso degli "spook gangster" è sempre più diffuso in Europa e conferma la progressiva esacerbazione della guerra ibrida. Le autorità della Germania ammoniscono: "Impiego breve, rischio alto”

“Non diventare un agente usa e getta” per i servizi segreti di uno stato estero che agisce contro la Germania, a partire dalla Russia. E’ uno degli slogan di una campagna lanciata nelle scorse settimane dalla polizia federale BKA e dalle tre agenzie d’intelligence tedesche BfV, BND e MAD. Un’iniziativa mirata contro quel reclutamento di low level agents sempre più spesso messo in atto dai servizi di Mosca. “Impiego breve, rischio alto” ammoniscono le autorità tedesche, che spiegano: “Tutto inizia in modo innocuo, solitamente con una chat sui social media o tramite messaggistica. Forse con uno scambio di opinioni sulla propria posizione nei confronti dello Stato tedesco, forse anche con il tentativo di sondare se esista una certa energia criminale. Poi viene offerta una piccola somma di denaro per incoraggiare reati, per esempio un danneggiamento che in realtà è sabotaggio, o azioni di spionaggio. Chi accetta diventa un ‘agente’ di un altro stato: questo può comportare pene severe”.

 

Da almeno due anni la categoria degli agenti usa e getta viene osservata con crescente attenzione dall’intelligence europea. Dal 2022, l’espulsione dai paesi Ue di decine e decine di spie russe con copertura diplomatica e l’aumento della contro-sorveglianza sugli apparati più classici del Cremlino hanno imposto a Mosca di riformulare la propria operatività. Il reclutamento di low level agents si muove su più livelli, solitamente tramite intermediari e nel nome della “plausible deniability”, cioè la possibilità di negare credibilmente la conoscenza o la responsabilità di un’azione compromettente. Il modello più basico è il pagamento di poche centinaia di euro per piccole azioni, spesso messe in atto da giovani uomini almeno parzialmente russofoni, magari già ideologicamente affini al putinismo. Lo scorso maggio le autorità tedesche hanno arrestato tre cittadini ucraini accusati di aver pianificato, su commissione di servizi segreti russi, l’invio di pacchi esplosivi dalla Germania all’Ucraina. Il “sabotaggio è punibile con una pena detentiva fino a cinque anni, mentre l’attività di spionaggio in casi particolarmente gravi è punibile con una pena detentiva fino a dieci anni”, scrive ora la polizia federale tedesca sul suo sito web, fornendo anche numero di telefono ed email per segnalare contatti sospetti e tentativi di reclutamento.

 

Nel frattempo, l’altro ieri il tribunale superiore di Monaco di Baviera ha condannato a sei anni di carcere un cittadino russo-tedesco, Dieter S., accusato di aver combattuto nella brigata Pyatnashka dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk e di aver pianificato tra l’ottobre 2023 e l’aprile 2024 incendi e sabotaggi contro infrastrutture militari tedesche e linee ferroviarie. Due complici dell’uomo sono stati condannati a pene minori. Tutti e tre si dichiarano innocenti, ma avrebbero agito al servizio delle spie del Gru, l’intelligence militare russa. L’uso di low level agents nella guerra ibrida del Cremlino si intersecherebbe anche con i gruppi criminali. Un nuovo studio dell’International Centre for Counter-Terrorism ha analizzato il rafforzarsi del network che lega pezzi di servizi russi e criminalità, rilevando come molti agenti occasionali abbiano precedenti penali. Nel marzo del 2024, un gruppo di giovani spacciatori ha incendiato un magazzino londinese che forniva aiuti all’Ucraina e avrebbe poi pianificato altri sabotaggi e il rapimento di un dissidente russo. La gang era stata reclutata via Telegram dai mercenari russi della Wagner, organizzazione classificata come terroristica nel Regno Unito.

 

Lo scorso 24 ottobre, alla fine di un processo presso l’Old Bailey di Londra, il capo della banda, il 21enne inglese Dylan Earl, ha ricevuto una pesantissima pena di 17 anni di carcere nel quadro del nuovo National Security Act del 2023. I suoi cinque complici dovranno invece affrontare condanne dai 7 ai 12 anni. L’uso degli spook gangster (spie legate alla criminalità) e di agenti di basso livello è forse antico quanto lo spionaggio stesso, ma la sua crescente diffusione in Europa conferma la progressiva esacerbazione della guerra ombra delle spie.

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