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Cos'è e come funziona Burevestnik, il nuovo missile di Putin
Il presidente russo presenta in tv (e in mimetica) un razzo a propulsione nucleare con un raggio praticamente illimitato. Il capo di stato maggiore Gerasimov parla di 14.000 chilometri percorsi in circa 15 ore. Tra minaccia e propaganda
Vladimir Putin mette la mimetica militare e mostra i muscoli. Nella giornata di ieri il presidente russo ha annunciato il successo del lancio di Burevestnik, un missile da crociera intercontinentale che, secondo il capo di stato maggiore Valery Gerasimov, avrebbe percorso 14.000 chilometri in circa 15 ore. Mosca sostiene non possa essere rilevato da alcun sistema di difesa. È "invincibile, non esistono suoi analoghi", ha detto Putin. Un'esagerazione? Tutto può essere: per ora non ci sono informazioni definitive. Ma quello che scrivono le principali testate internazionali è che l'arma sarebbe alimentata da un piccolo reattore nucleare integrato nel motore, che teoricamente gli consente di rimanere in volo per giorni. Gli Stati Uniti studiarono la possibilità di uno strumento del genere negli anni Sessanta, ma la abbandonarono perché ritenuto pericoloso e irrealizzabile. Il nome Burevestnik significa "uccello delle tempeste" ed è il titolo di una poesia rivoluzionaria di Maksim Gorkij, padre del realismo socialista. Un nome perfetto per la propaganda di grandeur putiniana. L'annuncio della riuscita del test è stato infatti trasmesso in televisione con Putin in tenuta militare: e non è un dettaglio secondario ma un chiaro messaggio politico rivolto all'Occidente, per sottolineare la determinazione di Mosca a rafforzare la propria postura. Dopo l'invasione dell'Ucraina, Putin aveva indossato la mimetica per la prima volta nel marzo 2025, mentre l'ultima volta è stata circa un mese fa in occasione delle esercitazioni militari russe-bielorusse Zapad 2025.
Un'arma in fase di sviluppo da molti anni
La Russia sta lavorando al progetto del missile Burevestnik almeno dal marzo 2018. Anche se non c'è una conferma ufficiale, fonti giornalistiche e di intelligence ritengono che già nel 2019, un fallito tentativo di recuperare un missile a propulsione nucleare affondato nel Mar Bianco - che avrebbe potuto essere proprio un Burevestnik - abbia causato un'esplosione radioattiva e l'uccisione di cinque tecnici russi. Putin definì l'incidente un "sacrificio eroico" ma il programma venne chiaramente rallentato. Nel 2023 arrivarono invece i primi risultati e il 21 ottobre scorso (giorno in cui il missile è stato lanciato) il test è stato superato. A pieni voti, dice il Cremlino, che aveva presentato sette anni fa questo progetto come parte della famiglia delle nuove armi cosiddette "invincibili", che potrebbero mettere in difficoltà i sistemi di difesa antimissilistici che sviluppati dagli Stati Uniti. Trump ha parlato spesso del sistema "Golden Dome", una sorta di scudo missilistico che renderebbe il paese immune a ogni tipo di attacco con razzi. Come scrive il New York Times, lo sviluppo di Burevestnik potrebbe essere in grado di eludere tali sistemi.
La versione degli esperti
Il segreto di quest'arma risiederebbe nella sua capacità di volo estremamente estesa, che deriverebbe da un piccolo reattore nucleare integrato nel missile che riscalda l’aria per generare spinta continua, eliminando i limiti del carburante dei missili convenzionali. Lo stesso Gersimov ha dichiarato che i 14.000 chilometri percorsi dal razzo non rappresentano la distanza massima che l'arma può coprire. Ha sottolineato anche che il missile ha eseguito tutte le manovre verticali e orizzontali pianificate, dimostrando le sue avanzate capacità di eludere e penetrare i sistemi antimissile e di difesa aerea. Dal canto loro, infatti, i russi incensano il nuovo missile come qualcosa di davvero rivoluzionario. In una intervista alla Tass, la principale agenzia di stampa russa, Alexander Stepanov, esperto militare dell'Accademia di economia e amministrazione nazionale, dice che "la sua formidabile potenza distruttiva lo rende un'arma eccezionalmente pericolosa e adattabile. [...] Le caratteristiche stealth del Burevestnik, unite alla sua capacità di seguire traiettorie complesse a quote estremamente basse, fino a 50 metri, lo rendono praticamente invulnerabile e difficile da rilevare".
Secondo gli esperti sentiti dal Nyt, invece, l'arma è in fase di sviluppo da molti anni e il suo successo non sorprende. Jeffrey Lewis, esperto di non proliferazione nucleare al Middlebury College, dice che il suo sviluppo fa parte di una corsa agli armamenti preoccupante. "Sarà destabilizzante e difficile da gestire nel controllo degli armamenti", ha detto al quotidiano americano. Tuttavia, altri analisti hanno messo in dubbio la capacità rivoluzionaria del Burevestnik. "Non è un sistema particolarmente utile", ha detto Pavel Podvig, analista delle forze nucleari russe con sede a Ginevra. Apparentemente è destinato a rispondere a un attacco nucleare statunitense, ha aggiunto, ma un attacco del genere colpirebbe anche le rampe di lancio del Burevestnik.