Camere a gas, schiavitù e stupri. Dentro le chat razziste dei giovani leader repubblicani

Redazione

"Chiunque voti no andrà alla camera a gas", "Amo Hitler",  "Andrei allo zoo se volessi vedere una scimmia giocare a palla". Le 2.900 pagine di conversazioni ottenute da Politico che rivelano la retorica razzista, antisemita e violenta tra i seguaci di Trump e le dimissioni che ne sono seguite

"Chiunque voti no andrà alla camera a gas. E chiunque abbia appoggiato ma poi abbia votato per noi andrà alla camera a gas",  ha scritto a giugno  su una chat dei giovani repubblicani Peter Giunta, all'epoca presidente dei giovani repubblicani di New York, riferendosi all'imminente votazione per decidere se diventare presidente della Young Republican National Federation, l'organizzazione politica del Gop composta da 15.000 membri,   repubblicani di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Joseph Maligno, allora consulente generale sempre dei giovani repubblicani  di New York, aveva risposto: "Possiamo riparare le docce? Le camere a gas non si adattano all'estetica hitleriana".

 

I leader in tutto il paese "erano preoccupati di cosa sarebbe successo se la loro chat su Telegram fosse mai trapelata, ma continuavano comunque a scrivere", scrive Politico, che ha ottenuto  oltre sette mesi di messaggi tra i leader dei giovani repubblicani di New York, Kansas, Arizona e Vermont: "La chat offre uno sguardo senza filtri su come una nuova generazione di attivisti repubblicani parla quando pensa che nessuno la stia ascoltando", scrivono Jason Beeferman e Emily Ngo. Le 2.900 pagine di chat, condivise tra una dozzina di repubblicani millennial e della Generazione Z tra inizio gennaio e metà agosto, raccontano la loro campagna per prendere il controllo dell'organizzazione nazionale dei giovani repubblicani su una piattaforma pro-Donald Trump dalla linea dura. Molti dei membri della chat lavorano già all'interno del governo o in politica di partito, e uno di loro è senatore statale. William Hendrix, vicepresidente dei Giovani Repubblicani del Kansas  ha usato spesso le parole "n--ga" e "n--guh", varianti di un insulto razziale, più di venti volte. Bobby Walker, all'epoca vicepresidente dei giovani repubblicani dello stato di New York, ha definito lo stupro "epico". Peter Giunta ha scritto: "Amo Hitler". E poi: "Se il tuo pilota è una donna e sembra dieci tonalità più scura di qualcuno proveniente dalla Sicilia, finiscila lì. Urla la parola "no no".  Quando Luke Mosiman, presidente degli Arizona Young Republicans, ha chiesto se i newyorkesi nella chat stessero guardando una partita dei playoff NBA, Giunta ha risposto: "Andrei allo zoo se volessi vedere una scimmia giocare a palla". In altre chat Giunta si riferisce ai neri come "il popolo dell'anguria".

Da quando Politico ha iniziato a indagare sulla chat, un membro   non è più impiegato e l'offerta di lavoro di un altro è stata revocata. Sono stati rimossi dai loro incarichi: William Hendrix  Bobby Walker, Peter Giunta e Joe Maligno.  Importanti esponenti repubblicani di New York, tra cui la deputata Elise Stefanik e il leader della minoranza al Senato dello stato Rob Ortt, hanno denunciato la chat.  "Nel complesso, i messaggi rivelano una cultura in cui la retorica razzista, antisemita e violenta circola liberamente e in cui l'allentamento delle norme politiche dell'era Trump ha reso tali discorsi meno tabù tra coloro che si propongono come i prossimi leader del partito", si legge su Politico. Insulti ed epiteti, tra cui la parola   "nigga" e un termine omofobo, sono apparsi più di 251 volte nella chat.

Giunta si è scusato:  "Mi dispiace molto per coloro che si sono sentiti offesi dal linguaggio insensibile e imperdonabile contenuto negli oltre 28.000 messaggi di una chat di gruppo privata che ho creato durante la mia campagna per guidare i giovani repubblicani". "Pur assumendomi la piena responsabilità, non ho avuto modo di verificarne l'accuratezza e sono profondamente preoccupato che i registri dei messaggi in questione possano essere stati ingannevolmente manipolati". Ieri la Young Republican National Federation ha dichiarato di essere "inorridita dal linguaggio vile e ingiustificabile" e di averlo definito "vergognoso" e "indegno di qualsiasi repubblicano", affermando che i partecipanti dovrebbero dimettersi. Così in Kansas il Partito repubblicano  ha sciolto il suo gruppo dei giovani repubblicani e a New York il deputato Mike Reilly ha licenziato Giunta dal suo incarico di capo dello staff. Nel Vermont, il governatore repubblicano Phil Scott  ha chiesto a Douglass di dimettersi dal Senato. 

Il vicepresidente J. D. Vance su X ha condannato i  messaggi dei giovani repubblicani, pubblicando  i messaggi del 2022 di Jay Jones, candidato del partito alla carica di procuratore generale dello stato di Virginia,  in cui paragonava il presidente repubblicano dello stato a Hitler e Pol Pot, insinuando che meritasse di essere ucciso: "Questo è molto peggio di qualsiasi cosa detta in una chat di gruppo universitaria, e chi l'ha detto potrebbe diventare procuratore generale della Virginia. Mi rifiuto di unirmi a chi si aggrappa a un chiodo quando persone potenti incitano alla violenza politica".