
Abdel Fattah al Sisi (foto Getty)
I mediatori/1
L'accordo su Gaza è la rivincita di Sisi, che invita Trump per la firma
Il presidente dell'Egitto aveva disertato l'invito alla Casa Bianca e l'Assemblea Onu per protestare contro l'idea della "Riviera". Ora è lui a invitare il presidente Usa al Cairo
Quando Donald Trump parlò per la prima volta del suo progetto di radere al suolo Gaza e di trasformarla nella “Riviera del medio oriente”, Abdel Fattah al Sisi reagì con sdegno. L’affronto era tale da presagire uno scenario in cui centinaia di migliaia di palestinesi si sarebbero riversati nel Sinai, con un duplice effetto drammatico. Il primo, quello di destabilizzare ulteriormente il Sinai, una regione da sempre difficile da governare, pervasa da criminalità e terrorismo islamico. Il secondo, che avrebbe innescato conseguenze ancora più dirompenti per la regione intera: svuotare di significato la questione palestinese semplicemente cancellando la promessa del “due popoli, due stati”.
Sebbene Sisi avesse un disperato bisogno dei soldi del Fondo monetario internazionale per dare respiro alle casse dello stato allo stremo, il presidente egiziano decise di declinare l’invito alla Casa Bianca per incontrare Trump. Una decisione forte per mandare un segnale all’Amministrazione americana: Gaza è una linea rossa invalicabile per l’Egitto. Una posizione di netta ostilità rispetto all’Amministrazione americana mantenuta fino a poche settimane fa, quando Sisi ha disertato anche l’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Non è stato di certo un caso. Era già successo solo una volta, nel 2022, quando l’allora presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, aveva deciso di bloccare 130 milioni di dollari di aiuti previsti per il Cairo come punizione per le violazioni dei diritti umani. Ora, l’accordo raggiunto fra Israele e Hamas cambia tutto e suona come una rivincita per Sisi.
Il fatto che sia stato proprio lui a ospitare i colloqui a Sharm el Sheikh ha preservato il suo ruolo come mediatore storico nelle faccende palestinesi. Soprattutto, si è realizzata la nemesi che forse nemmeno lui si sarebbe mai atteso. Mercoledì, in un discorso pubblico, è stato proprio Sisi a esortare Trump a viaggiare in Egitto per partecipare alla firma dell’accordo fra Israele e Hamas. Il presidente americano ha raccolto l’invito e ieri ha confermato che nel weekend potrebbe volare al Cairo.

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