
stati uniti
Cosa funziona e cosa no nell'America dello shutdown
Giorno dopo giorno continua il graduale venir meno dei servizi pubblici. La situazione al sesto giorno di sospensione
Al sesto giorno di shutdown, ancora non ci sono segnali di disgelo tra la Casa Bianca e l’opposizione dem, anzi il presidente Donald Trump continua a postare sui canali istituzionali video che sfottono i leader dell’opposizione democratica. Il più innocuo è quello con un sombrero in testa a Hakeem Jeffries, leader di minoranza alla Camera, che diventa sempre più grande ogni giorno che passa. Quello che però sta succedendo è un graduale venir meno dei servizi pubblici, dove i dipartimenti si stanno a mano a mano riducendo numericamente. A farne maggiormente le spese è l’agenzia per la protezione ambientale (Epa) dove i dipendenti in aspettativa non retribuita sono oltre 13 mila su un totale di circa 15 mila, mentre il Tesoro resta quasi intatto, con soltanto 1.700 impiegati lasciati a casa. Non si vedono ancora i licenziamenti di massa promessi dal presidente in accordo con il suo capo dell’ufficio management e Budget Russell Vought (a frenarli sono gli scrupoli legali, ovvero il pericolo che possano venire sospesi dai tribunali federali), ma la stretta si sta facendo sentire. Vediamo com’è la situazione, dipartimento per dipartimento, andando in ordine alfabetico.
Dipartimento dell’Agricoltura
Qui al lavoro c’è il 51% dei dipendenti, ma di questi il 37% lo fa senza stipendio. Continuano servizi come quelli dei buoni pasto per le fasce di popolazione più deboli, ma qualche pagamento potrebbe saltare. Funzionano a pieno regime anche il servizio di prevenzione degli incendi e i programmi nutrizionali per donne e bambini, anche se non si accettano nuovi aderenti. Sono bloccati invece i progetti di ricerca ritenuti non essenziali e l’accesso ad alcune aree ricreative remote.
Dipartimento del Commercio
A essere a casa senza stipendio è circa l’81% dei dipendenti. Così ridotto all’osso, al dipartimento lavorano solo 8mila persone che si occupano di previsioni del tempo, monitoraggio della pesca e la revisione dei nuovi brevetti. Sospese tutte le attività di censimento, comprese quelle relative all’import-export come i report mensili.
Dipartimento della Difesa
Qui lavorano ben 741mila civili e di questi sono al lavoro con tanto di stipendio circa 182 mila. Altri 223 mila si presentano sul posto ogni mattina senza ricevere un salario. Com’è ovvio, le operazioni militari in giro per il mondo continuano, ma anche le truppe sono senza un dollaro. Sono bloccati i nuovi contratti con i fornitori.
Dipartimento dell’Istruzione
Agenzia nel mirino dell’amministrazione, qui sono rimasti a lavorare solo 330 dipendenti e oltre 2100 sono stati mandati a casa. Proseguono norrmalmente i rimborsi dei prestiti studenteschi già deciso e le borse di studio, così come i finanziamenti alla ricerca. A essere sospese sono le nuove indagini su eventuali violazioni dei diritti civili.
Dipartimento dell’Energia
Anche se al lavoro rimangono il 42% dei lavoratori, continua quasi tutto con regolarità, comprese le attività di sorveglianza delle centrali nucleari e della rete elettrica.
Agenzia per la Protezione Ambientale
Qui sono stati sospesi ben l’89% dei dipendenti, ma le attività continuano quasi tutte normalmente, esclusa l’emissione di nuovi permessi e di nuovi finanziamenti
Dipartimento per la Salute e i Servizi alla Persona
Restano al lavoro circa 6 dipendenti su 10, ma non vengono più svolte ispezioni nei siti sanitari e di produzione di alimenti, non vengono più comunicate linee guida sanitarie destinate agli stati né vengono approvati nuovi farmaci.
Dipartimento per la Sicurezza Nazionale
Il grosso della forza lavoro è rimasto in servizio, anche se il 78% è senza salario. Qui a rallentare sono le emissioni di nuovi permessi di soggiorno permanenti, le cosiddette Green Card, così come i servizi di sicurezza aeroportuali. Per il resto tutto procede regolarmente.
Dipartimento dell’Interno
Circa 30mila dipendenti della struttura che cura e mantiene le aree naturali e i parchi nazionali sono sospesi dal lavoro e infatti molte riserve hanno sospeso gran parte delle attività, così come non vengono redatti i rapporti sulla qualità dell’aria e dell’acqua
Dipartimento di Giustizia
L’89% degli impiegati è regolarmente al lavoro anche se quasi tutti hanno lo stipendio sospeso. Le prigioni funzionano regolarmente, ma è sospesa la formazione di nuovi funzionari
Dipartimento del Lavoro
Se il 76% dei dipendenti è andato a casa, vuol dire che non vengono più scritti i report sui nuovi posti di lavoro. Nessun pericolo quindi di indispettire il presidente
Dipartimento di Stato
Le attività di emissione di visti e passaporti procede con regolarità, ma le sedi diplomatiche ad esempio hanno sospeso le comunicazioni sui social network
Dipartimento del Tesoro
Rimane quello meno toccato dalla paralisi politica, con il 97 per cento dei lavoratori regolarmente stipendiati. Infatti continuano anche i report sui mercati internazionali e sulla situazione economica. Una situazione quindi ancora tutto sommato tollerabile per i cittadini americani, anche se la mancanza di stipendio può farsi sentire a lungo andare. I partiti però al momento restano fermi nelle loro posizioni. E tutto rimane bloccato. A sparigliare potrebbe essere l’annuncio dei licenziamenti di massa paventato da Trump che forse potrebbe spingere qualche senatore dem a sbloccare i fondi necessari a far funzionare il governo federale.