europa ore 7

La Russia perde la guerra elettorale in Moldavia

David Carretta

Il partito pro europeo Pas della presidente Sandu ottiene la maggioranza assoluta in Parlamento. Si temono altre tentativi per destabilizzare il paese: diversi arresti di russi armati che attraversavano il confine con la Transnistria

Per la terza volta in meno di un anno, i moldavi hanno votato massicciamente a favore di un futuro europeo per il loro paese, infliggendo una pesante sconfitto alla Russia che aveva investito ingenti risorse per influenzare le elezioni legislative di ieri e riportare la Moldavia sotto la sua orbita.

 


Questo è un estratto di Europa Ore 7 di lunedì 29 settembre, realizzato da David Carretta con Paola Peduzzi e Micol Flammini, grazie a una partnership con il Parlamento europeo. Per ricevere la newsletter completa, gratis nella tua mail, iscriviti qui


 

Secondo i conteggi preliminari, il partito pro europeo Pas della presidente Maia Sandu ha ottenuto oltre il 50 per cento dei voti e la maggioranza assoluta in Parlamento. Il risultato è leggermente inferiore a quello di quattro anni fa, ma permette a Sandu di reclamare una vittoria decisiva, dopo quella che ha portato alla sua rielezione lo scorso anno e il “sì” nel referendum per iscrivere l'adesione all'Ue nella Costituzione. Il Blocco Patriottico filo-russo ha subito una disfatta fermandosi al 24,26 per cento dei voti. Un altro partito filo-russo Alternativa otterrebbe 9 seggi sui 101 del parlamento moldavo.

 

Ancora una volta la diaspora moldava è stata decisiva per il successo del campo pro-europeo. A Chisinau si temono comunque altre tentativi per destabilizzare il paese. Igor Dodon, il leader del Blocco Patriottico filo-russo ha lanciato un appello a scendere in strada contro le autorità. La polizia ieri ha effettuato diversi arresti di cittadini russi con armi a bordo delle loro auto, che attraversavano il confine con la regione secessionista della Transnistria, dove si trova una base militare russa