Ursula von der Leyen (LaPresse)

La ricostruzione

Chi c'è dietro l'interferenza al Gps dell'aereo di Ursula von der Leyen

Pietro Guastamacchia

Cosa sappiamo del disturbo artificiale del segnale che ha causato un problema di navigazione alla presidente della Commissione europea

Mosca lancia la sua ultima provocazione colpendo proprio il tour organizzato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, per presentare il suo piano di difesa comune ai paesi alla frontiera est dell’Ue. L’aereo che domenica trasportava von der Leyen da Varsavia a Plovdiv, un Dassault Falcon 900LX noleggiato da una società con sede a Bruxelles, ha subito infatti un grave problema di navigazione in fase di avvicinamento alla Bulgaria a causa di un episodio di ‘GPS jamming’, ovvero il disturbo artificiale del segnale satellitare. Lo ha reso noto lunedì il portavoce della Commissione europea.

 

Secondo le ricostruzioni, le interferenze sarebbero iniziate mentre il velivolo si preparava all’atterraggio a Plovdiv. Le autorità bulgare hanno riferito che il segnale satellitare utilizzato per la navigazione sarebbe stato ‘neutralizzato’, costringendo i piloti a ricorrere a sistemi alternativi. Il Financial Times, il cui cronista viaggiava al seguito della presidente della Commissione, ha riportato, citando fonti dirette, che l’aereo sarebbe stato costretto a utilizzare metodi tradizionali, comprese mappe cartacee, per completare l’avvicinamento e l’atterraggio all’aeroporto bulgaro. Immediata la conferma di Bruxelles: “Possiamo effettivamente confermare che c’è stata un’interferenza GPS, ma l’aereo è atterrato sano e salvo”, ha dichiarato la portavoce della Commissione europea, Arianna Podestà, durante il briefing con la stampa. “Abbiamo ricevuto informazioni dalle autorità bulgare, che sospettano una palese interferenza da parte della Russia. Siamo ovviamente consapevoli e in qualche modo abituati a minacce e intimidazioni. Questo non farà che rafforzare ulteriormente il nostro incrollabile impegno ad aumentare le capacità di difesa e il sostegno all’Ucraina”, ha aggiunto la portavoce, sottolineando che “l’incidente mette in evidenza l’urgenza della missione che la presidente sta svolgendo in prima linea”.

 

 

Il governo bulgaro ha confermato la dinamica: “Durante il volo, il segnale satellitare che trasmetteva informazioni al sistema GPS dell’aereo è stato neutralizzato. Per garantire la sicurezza del volo, i servizi di controllo del traffico aereo hanno immediatamente offerto un metodo di atterraggio alternativo basato su strumenti terrestri”, ha spiegato Sofia. Il ministro dell’Interno bulgaro, Daniel Mitov, ha però escluso l’ipotesi di un cyberattacco alla strumentazione aeroportuale: ”Il dipartimento per la criminalità informatica è stato incaricato di verificare se si trattasse di un attacco informatico. Possiamo affermare categoricamente che non è così. D'ora in poi collaboreremo con le istituzioni competenti per indagare sul problema e arrivare alla verità”. Non è la prima volta che Mosca disturberebbe le frequenze di voli ufficiali. L’ispettore generale della Bundeswehr, Carsten Breuer, ha raccontato infatti lunedì in conferenza stampa a Berlino che il suo aereo ha avuto problemi simili al Gps in due occasioni: una volta mentre sorvolava il Mar Baltico e un’altra durante una visita alle truppe tedesche in Lituania. Il commissario europeo alla Difesa, Andrius Kubilius, ha annunciato nuove misure: “L’Unione europea dispiegherà ulteriori satelliti in orbita bassa per migliorare la nostra capacità di rilevare interferenze Gps”.

 

Provocatoria invece la smentita del Cremlino: il portavoce Dmitry Peskov ha infatti ribattuto al Financial Times semplicemente: “Le vostre informazioni non sono corrette”. Non tutti concordano però sulla dinamica dei fatti. La celebre piattaforma di monitoraggio aereo Flightradar24 ha osservato che i dati del transponder dell’aereo mostravano una buona qualità del segnale GPS per l’intera durata del volo: “Il volo avrebbe dovuto durare 1 ora e 48 minuti, ne sono servite 1 ora e 57. Il transponder ha segnalato un valore NIC coerente, che indica una qualità regolare dei dati di navigazione”. Dubbi anche da parte del ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, che ha espresso perplessità durante un’intervista a Quarta Repubblica: “Colpire un livello così politicamente alto non rientra nella strategia russa, mi sembra strano. Io qualche dubbio ce l’ho: non mi vedo la Federazione russa tentare di far cadere l’aereo della von der Leyen”.