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Editoriali

Trump non ha un piano per Gaza

Redazione

L'idea del tycoon sembra andare in una direzione: con Israele che compie l’attacco a Gaza City e poi interrompe tutto. L’incontro alla Casa Bianca con Blair e Kushner per parlare di dopoguerra

La politica americana e quella israeliana sono spesso legate. Non è questione di voti, ma di necessità e priorità. Secondo alcuni analisti, i democratici hanno pagato caro il sostegno che l’ex presidente Joe Biden ha offerto in modo incondizionato a Israele e, per ringraziarlo, Benjamin Netanyahu, ha detto di recente che se Donald Trump fosse rimasto alla Casa Bianca, il 7 ottobre non ci sarebbe stato. Intanto a Tel Aviv c’è un affresco che ritrae Biden nei panni di Capitan America, segno del fatto che tra gli israeliani c’è chi gli è molto riconoscente. Trump non ha cambiato la linea del sostegno incondizionato, è intervenuto nella guerra contro l’Iran. Non riesce a far finire la guerra a Gaza e l’ottimismo è sfumato. Steve Witkoff, l’inviato americano per il medio oriente, ha detto in un’intervista a Fox News di sperare che entro la fine dell’anno si arriverà a una soluzione sia per il conflitto in medio oriente sia in Ucraina. Ieri alla Casa Bianca, Trump ha tenuto un incontro per discutere dei piani per il dopoguerra a Gaza e a illustrare le possibilità c’erano l’ex premier britannico Tony Blair e il genero del presidente Jared Kushner.

Blair era già stato alla Casa Bianca a luglio, aveva incontrato Witkoff. Ha contatti nel governo israeliano, grazie al suo rapporto con Ron Dermer, ministro per gli Affari strategici. A Washington sono convinti che non ci sarà modo di impedire l’attacco a Gaza City che il governo di Gerusalemme ha pianificato per fare pressione su Hamas. Israele vuole un accordo globale che porti al rilascio di tutti gli ostaggi insieme e la resa dei terroristi, che non hanno intenzione di cedere. Alla Casa Bianca si è parlato anche di come migliorare la situazione umanitaria. L’idea di Trump sembra andare in una direzione: vuole che Israele compia l’attacco a Gaza City e poi interrompa tutto. Non sarà semplice, l’assedio della roccaforte di Hamas può durare mesi, l’esercito è demotivato, preoccupato, la popolazione della Striscia on sa più dove andare. Hamas sa come muoversi e potrebbe non cedere.