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editoriali
Newsom e il rischio di fare l'anti-Trump
Il governatore della California combatte il mondo Maga un cappellino rosso alla volta. Funzionerà?
Nello store online del governatore della California Gavin Newsom ieri è stata lanciata una nuova linea. L’hanno chiamata “The patriot shop”, il negozio del patriota, e dentro ci sono gli iconici cappellini rossi di Trump con la scritta: “Newsom Was Right About Everything!”, canotte bianche con la scritta “Trump is not hot”, e t-shirt del “prescelto” in cui il governatore sembra protetto da un Hulk Hogan-angelo, dal complottista Tucker Carlson e dal cantante country Kid Rock, grazie a un’immagine creata con l’intelligenza artificiale (c’è anche una Bibbia firmata da Newsom andata sold out, presumibilmente un simpatico fake).
Il kennediano governatore californiano democratico, a lungo infilato nelle liste dei papabili candidati presidenziali, ha deciso di usare l’arma preferita dal mondo Maga diventando un troll, prendendo in giro il linguaggio visuale trumpiano e usando lo stile semplice e diretto di Trump – sul sito della sua campagna c’è una sezione “minacce” che ha solo tre capitoli: Ron DeSantis, Kevin McCarthy e Greg Abbott. Con questo rebranding, Newsom sta togliendo dai democratici quell’aura perdente della superiorità morale, e Trump sarebbe infuriato dall’ironia di Newsom riguardo alle dimensioni delle sue mani. Ma in parallelo il governatore cerca il contrattacco più concretamente politico. Per esempio, sta cercando di respingere le manovre repubblicane sulla redistribuzione dei seggi elettorali, ridisegnando la mappa della California per regalare al suo partito cinque deputati in più, bilanciando la ridefinizione dei distretti in Texas da parte del GoP. Fa piacere vedere un po’ di vita arrivare dal mondo dem, però l’esperienza degli ultimi dieci anni di dominio Maga della prima pagina ci insegna che fare campagne elettorali parlando solo di Trump non porta necessariamente alla vittoria, anzi. Non è facile mantenere l’equilibrio dello sfottò social, e ridicolizzare troppo Trump può diventare controproducente. E poi Newsom potrebbe rischiare di spingersi verso altri tic presidenziali, iniziando anche lui a lanciare cappellini rossi ai muratori ispanici.