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Editoriali
Chi non c'era alla Casa Bianca al fianco di Zelensky
L’assenza del premier polacco Donald Tusk e del presidente del Consiglio europeo Antonio Costa rivela due grossi cambiamenti tra Varsavia e Bruxelles
L’invito di Donald Trump alla Casa Bianca non era esteso a tutti i leader europei. Si sono notati i presenti, ma anche gli assenti. Due in particolare: visti i precedenti, sarebbero stati membri naturali della squadra di leader andata a negoziare al fianco di Volodymyr Zelensky. Il primo assente è stato il premier polacco Donald Tusk, capo di governo del paese con l’esercito più grande dell’Ue e membro fondatore della coalizione dei volenterosi per l’Ucraina. Tusk è rimasto ingabbiato nelle dinamiche interne del suo paese, nel contrasto con il nuovo presidente Karol Nawrocki, politico improvvisato che piace a Trump, tanto che la scorsa settimana, per la chiamata tra i leader europei prima del vertice in Alaska, gli americani chiesero esplicitamente la presenza di Nawrocki e non di Tusk. Nawrocki è stato invitato a Washington il 3 settembre e ha ritenuto che andrà a esprimere la posizione negoziale polacca in quei giorni. La coalizione dei volenterosi è arrivata senza un suo componente, quello che confina con l’Ucraina.
Ma anche le istituzioni europee erano a metà perché in occasioni simili, al fianco della presidente della Commissione Ursula von der Leyen, si sarebbe dovuto presentare anche il presidente del Consiglio europeo António Costa: il Trattato Ue affida al presidente del Consiglio la rappresentanza in politica estera e di sicurezza. Costa è arrivato alla sua carica senza voler infastidire von der Leyen, dopo che i rapporti tra la presidente e il predecessore di Costa, il belga Charles Michel, erano stati turbolenti. Costa ha deciso di stare un passo indietro, lasciarle spazio. Tanto che il sito Politico si domanda: Costa si comporta così per adulare von der Leyen o è già stato mangiato vivo dalla presidente? Non c’è risposta. Anzi, c’è anche chi ha trovato logica l’assenza di Costa: è stata von der Leyen a negoziare con Trump sui dazi e il presidente ha apprezzato il negoziato. Tutto è possibile, ma come faccia dell’Ue alla Casa Bianca ne hanno vista una sola.