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Verso il negoziato
Riunione d'emergenza dell'Ue sull'incontro Putin-Trump. Il sostegno dei leader europei a Kyiv
L'Alta rappresentante per la politica estera dell'Unione, Kaja Kallas, ha convocato una riunione d'emergenza dei ministri degli Esteri. Il nodo da sciogliere è la partecipazione di Zelensky al vertice tra Trump e Putin, previsto per venerdì. La dichiarazione congiunta di Meloni, von der Leyen e gli altri capi di governo per sostenere l'Ucraina
E’ stata convocata per oggi una riunione d’emergenza dei ministri degli Esteri dell’Unione europea, in vista dell’incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin, previsto per venerdì. Obiettivo della riunione, richiesta dall’Alta rappresentante per la politica estera dell’Ue Kaja Kallas, è elaborare una linea unitaria europea sui colloqui di venerdì, in particolare sulla partecipazione di Kyiv al vertice. Alla riunione parteciperà anche il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha.
Al momento, infatti, non è contemplata la presenza di Volodymyr Zelensky in Alaska: “Gli Stati Uniti hanno il potere di forzare la Russia a negoziare sul serio. Qualsiasi accordo tra Stati Uniti e Russia deve includere l’Ucraina e l’Unione europea, perché è in gioco la sicurezza dell’Ucraina e dell’intera Europa”, ha detto Kallas. L’Alta rappresentante ha inoltre ribadito che i territori temporaneamente occupati appartengono all’Ucraina, e che il rispetto del diritto internazionale è fondamentale per garantire una pace giusta e duratura.
La posizione di Washington sulla partecipazione di Kyiv al vertice è ambigua: l’annuncio con cui Trump ha comunicato dell’incontro con Putin non vi fa alcun riferimento, ma l’ambasciatore statunitense presso la Nato, Matthew Whitaker, ha detto che la presenza di Zelensky è “possibile”.
Sabato i consiglieri per la sicurezza nazionale europei e americani si sono riuniti nel Regno Unito per discutere del vertice in Alaska. All'incontro, ospitato dal ministro degli Esteri britannico David Lammy, ha partecipato anche il vicepresidente americano J.D. Vance. In quell'occasione i leader europei hanno dichiarato che qualsiasi colloquio di pace tra Russia e Ucraina deve essere preceduto da un cessate il fuoco e che il coinvolgimento di Kyiv al processo negoziale rappresenta una condizione fondamentale. I funzionari europei hanno anche chiesto ai loro omologhi statunitensi maggiori informazioni circa il piano presentato da Putin a Witkoff in occasione del loro incontro al Cremlino, lo scorso mercoledì. Vance nelle ultime ore ha detto di non ritenere "produttiva" la presenza di Zelensky all'incontro in Alaska, chiudendo all'ipotesi.
All'incontro di sabato ha fatto seguito una dichiarazione congiunta di Italia, Francia, Regno Unito, Germania, Finlandia, Polonia e della Commissione europea: "Siamo convinti che solo un approccio che combini una diplomazia attiva, il sostegno all'Ucraina e la pressione sulla Federazione Russa affinché ponga fine alla sua guerra illegale possa avere successo". I leader europei accolgono con favore l'impegno di Donald Trump per porre fine alla guerra, e ribadiscono di essere pronti alla cooperazione sul piano diplomatico, oltre a continuare a fornire sostegno militare e finanziario all'Ucraina, mai in discussione. "Continuiamo a stare fermamente al fianco dell'Ucraina. (...) Sottolineiamo il nostro impegno incondizionato a favore della sovranità, dell'indipendenza e dell'integrità territoriale dell'Ucrana", si legge nella dichiarazione.