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La protesta dei cartoni in Ucraina
Zelensky ha capito l’errore sull’anticorruzione e sta cercando urgentemente di risolvere tutto per riconquistare la fiducia della gente. Nel frattempo, le persone scrivono i loro appelli al Parlamento e al presidente strappando gli involucri dei pacchi postali
Kyiv. Il 24 luglio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato i giornalisti nel suo ufficio in via Bankova per la prima volta dall’inizio delle proteste e dall’approvazione della legge che limita l’indipendenza degli organismi anticorruzione. Appariva stanco e teso. Zelensky ha iniziato la conversazione, a cui era presente anche il Foglio, commentando la situazione relativa all’Ufficio nazionale anticorruzione (Nabu) e all’Ufficio del procuratore pecializzato anticorruzione (Sapo), che, a seguito di recenti modifiche legislative, sono passati sotto il controllo di un procuratore generale filogovernativo. “Abbiamo preparato un disegno di legge basato sui principi fondamentali dell’indipendenza degli organismi anticorruzione”, ha affermato Zelensky. “Dobbiamo ascoltare la gente. Credo che questa sia la cosa più importante”, ha concluso.
Zelensky mostra una via d’uscita dalla crisi e un ritorno alla situazione precedente al 22 luglio, quando la Verkhovna Rada adottò urgentemente cambiamenti inaccettabili sull’anticorruzione. Quel giorno a Kyiv, diverse migliaia di persone scesero in piazza per protestare vicino al Teatro Ivan Franko, intitolato al famoso scrittore e drammaturgo ucraino. Ma nonostante il raduno di massa in strada, dove la gente gridava “Veto alla legge”, “Riportate indietro l’Europa”, “La corruzione uccide”, Zelensky ha comunque firmato il documento che ha indignato la società ucraina e non ha menzionato la protesta nel suo videomessaggio. E’ sembrato un atteggiamento strano anche perché il presidente di solito percepisce molto bene lo stato d’animo degli ucraini e questi slogan si sentivano sicuramente dalle finestre dell’ufficio presidenziale, molto vicino al teatro. Eppure, quando si è trattato di rafforzare il controllo sulle istituzioni indipendenti che indagano sulla corruzione di alti funzionari, compresi quelli dell’entourage di Zelensky, inizialmente il presidente non ha voluto ascoltare la società. Nell’incontro con i giornalisti, non ha ammesso pubblicamente il suo errore politico, ma ha riconosciuto che sarebbe stato necessario avviare un dialogo prima di firmare il documento. “Mi concentro sulle questioni relative alla guerra, perché ora la questione numero uno in Ucraina è la guerra”, ha spiegato. “E’ molto importante la reazione della società. La rispetto”, ha assicurato il presidente.
Il Foglio ha partecipato alle proteste al Teatro Franko per tre serate. In una di queste, anche il veterano venticinquenne Vlad vi ha preso parte su una sedia a rotelle. Ha entrambe le gambe amputate. Nell’aprile del 2023, ha deciso di andare volontario con un amico. Il soldato ha combattuto nella direzione di Zaporizhzhia durante la fallita controffensiva per l’Ucraina ed è stato ferito nell’autunno del 2023. “Sento che dovrei essere qui”, dice. “I miei commilitoni hanno combattuto e sono morti per una ragione”, spiega il veterano, che si oppone al controverso disegno di legge. Il controllo del governo sulle indagini che coinvolgono alti funzionari può impedire che la corruzione venga denunciata ai massimi livelli. Per esempio, alla fine di giugno 2022, la Nabu ha annunciato sospetti nei confronti del vice primo ministro Oleksiy Chernyshov, a capo del ministero dell’Unità nazionale. A causa di uno scandalo di corruzione non venne incluso nel nuovo governo.
Le proteste di piazza hanno persino un nome proprio: “Protesta dei cartoni”, perché le persone scrivono i loro appelli al Parlamento e al presidente strappando gli involucri dei pacchi postali. La stragrande maggioranza dei partecipanti alle manifestazioni è composta da giovanissimi che non hanno partecipato al Maidan di 11 anni fa, all'epoca erano ancora bambini, ma sanno che allora i loro genitori, nella piazza principale di Kyiv si battevano per l’avvicinamento all'Unione europea, per la lotta alla corruzione e per la giustizia. “La Centuria celeste vede tutto”, si legge su uno dei manifesti che una studentessa di Kyiv tiene in mano. E’ un ricordo delle vittime della rivoluzione del 2014. La maggior parte dei cartelli esposti dai giovani contengono anche espressioni e cori volgari. “Perché cazzo ho bisogno di un sistema che lavora contro di me?”, cantano in coro i manifestanti dal ritornello della canzone “Avtozak” del famoso scrittore e cantante ucraino Serhiy Zhadan, attualmente in servizio in direzione di Kharkiv. Una sera, tra i manifestanti c’erano i membri del gruppo musicale Ziferblat, che ha rappresentato l'Ucraina all’Eurovision di quest'anno, classificandosi al nono posto. “Siamo venuti qui per rimanere uno stato in cui il popolo controlla il governo”, dice Valentin Leshchinsky, un musicista del gruppo.
Anche se il disegno di legge del presidente che ripristina l'indipendenza degli organi anticorruzione sarà sostenuto mercoledì dalla Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino che mercoledì lo voterà, Zelensky con questo scandalo ha ormai violato il patto sociale interno, infrangendo il legame con i cittadini che hanno chiuso un occhio su molti problemi interni durante la guerra per il bene dell'unità nazionale. “Sentiamo continuamente dire che non dovremmo agitare le acque e assecondare il nemico, ma il governo stesso sta agitando le acque come meglio può”, ha scritto Vitaliy Sych, caporedattore dell'influente settimanale NV, The New Voice of Ukraine, su Facebook. Sych suggerisce che il problema è che molti membri della squadra del presidente non sanno e non sentono per cosa gli ucraini hanno combattuto durante le due rivoluzioni, poiché non vi hanno partecipato. Si sono uniti al cambiamento sociale solo nel 2019, spiega il giornalista. E’ sorpreso che la lotta contro l’opposizione, contro attivisti e combattenti anticorruzione assorba così tanto tempo ed energie dalla squadra di Zelensky durante la guerra: “Mi sembrava che ormai avessimo un solo nemico, e questo nemico è la Russia”, ricorda Sych.
A giudicare dall’incontro con i media, il presidente si è reso conto della difficile situazione in cui si trova. E ora sta cercando urgentemente di risolvere tutto. Zelensky ha già presentato il suo nuovo disegno di legge al Parlamento. “Penso che voteranno a favore. Voglio che accada”, ha assicurato ai giornalisti. Anche se non sarà facile, dato che prima è necessario radunare i deputati alla Rada. Molti di loro, durante l'adozione della decisione impresentabile, hanno esultato apertamente e applaudito, dato che la Nabu sta indagando anche su casi penali che coinvolgono alcuni parlamentari. E ora dovranno annullare di nuovo tutto. Il Parlamento esaminerà il disegno di legge presidenziale il 31 luglio. La Nabu, che ha partecipato all'elaborazione di questo documento, ha invitato i deputati a votarlo a favore. Zelensky, anche in caso di uscita dalla crisi, dovrà ora pensare non solo alla guerra, ma anche a riconquistare la fiducia della gente.



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