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il colloquio
Trump chiama Putin e dice che la pace è lontana. Il presidente russo sente Papa Leone
Un'ora e quindici minuti di colloquio tra la Casa Bianca e il Cremlino, che ha fatto sapere di preparare una risposta all'operazione Ragnatela. Poco dopo l'annuncio di una telefonata con il Vaticano: "Kyiv sta scommettendo sull'escalation. Per una risoluzione definitiva è necessario eliminarne le cause profonde"
Un'ora e quindici minuti di colloquio. Donald Trump ha annunciato di aver avuto una "buona conversazione, ma non una conversazione che porterà a una pace immediata" in Ucraina con il suo omologo russo Vladimir Putin. Lo ha fatto con un messaggio pubblicato sul suo social network Truth. "Il presidente Putin ha affermato, con grande fermezza, che dovrà rispondere ai recenti attacchi", ha detto, riferendosi all'operazione Ragnatela con cui domenica l'Ucraina ha colpito circa 40 bombardieri russi. Poco dopo il Cremlino ha fatto sapere che il presidente Putin ha avuto la sua prima conversazione con Papa Leone. Il tempismo non è casuale. Nel resoconto pubblicato dal governo russo, si informa che Putin ha fatto presente al Papa che "il regime di Kiev sta scommettendo sull'escalation del conflitto, sabotando infrastrutture civili sul territorio russo. L'altro giorno la parte ucraina ha effettuato un attacco deliberato e mirato contro i civili, che è inequivocabilmente qualificato dal diritto internazionale come terrorismo". Dalla Santa Sede non è ancora arrivata una nota ufficiale.
Putin, secondo le informazioni diffuse dal Cremlino, "ha confermato l'interesse a raggiungere la pace attraverso mezzi politici e diplomatici". Ma, si spiega, il presidente "ha sottolineato che, per una soluzione definitiva, giusta e globale, occorre affrontare le cause profonde della crisi". È stata infine espressa gratitudine al pontefice per la sua disponibilità ad aiutare a risolvere la crisi, "in particolare per la partecipazione del Vaticano, su base depoliticizzata, alla risoluzione di urgenti questioni umanitarie".
La Russia cercherà la risposta all’operazione di Kyiv più plateale e visibile, e sta preparando la strada diplomatica per giustificarla, anche perché, nel frattempo, l’offensiva russa non si è mai fermata: oggi i bombardamenti sulla città ucraina di Sumy hanno ucciso 4 persone e ne hanno ferite 28.
Putin e Trump hanno anche parlato di Iran. "Abbiamo parlato anche dell'Iran e del fatto che il tempo stringe per la decisione iraniana in merito alle armi nucleari, che deve essere presa rapidamente", si legge nel post su Truth in cui Trump dice di aver ribadito che "l'Iran non può avere l'atomica. E su questo credo siamo d'accordo. Il presidente Putin ha proposto di partecipare ai colloqui con l'Iran e che potrebbe, forse, essere d'aiuto per giungere a una rapida conclusione". Poi conclude: "A mio avviso l'Iran prende tempo sulla sua decisione su questa questione così importante e avremmo bisogno di una risposta definitiva in tempi strettissimi". L'ultima volta i due leader si erano sentiti il 19 maggio. Dopo una telefonata di circa due ore però l'obiettivo del cessate il fuoco auspicato da Trump non era stato raggiunto.