
Foto ANSA
Editoriali
La mezza imboscata di Trump a Ramaphosa nello Studio Ovale
Il presidente americano invita il presidente sudafricano alla Casa Bianca e gli mostra un video con le prove di un “genocidio dei bianchi”, chiedendo spiegazioni
“Trump tende un’imboscata al presidente sudafricano con un video sulle persecuzioni dei bianchi”, titolava ieri il Telegraph sul confronto del presidente americano con quello sudafricano Cyril Ramaphosa nello Studio Ovale. Non esattamente una replica dell’imboscata di Trump e Vance a Zelensky: primo perché lo scontro è stato linguisticamente ad armi pari; secondo perché l’Amministrazione Trump ha già espulso un ambasciatore del Sudafrica, annullato gli aiuti e offerto asilo a bianchi afrikaner proprio mentre sta cacciando rifugiati di tutti il mondo, e dunque un possibile scontro era atteso; terzo perché Ramaphosa si è presentato accompagnato da una delegazione, otto contro otto – compresi due campioni di golf e il bianco sudafricano di origine, Elon Musk. Solo che mentre Ramaphosa cercava un po’ di compiacere, Trump aveva in mente una piazzata. Ha iniziato in modo amichevole, complimentandosi con i golfisti e dicendo di voler parlare di minerali essenziali e del loro commercio. Ma poi, all’improvviso, ha mostrato un video con le prove di un genocidio di bianchi, chiedendo spiegazioni.
Ramaphosa è rimasto seduto per lo più impassibile, allungando occasionalmente il collo per guardare. Trump ha affermato che il video mostrava le tombe di migliaia di contadini bianchi. Ramaphosa ha detto di non averle mai viste prima. Ha pure provato a spiegare che sì, i bianchi sudafricani sono vittime di omicidi e criminalità, ma per i neri è pure peggio, e che il Sudafrica ha bisogno dell’aiuto americano per combattere la delinquenza. A un certo punto si è alzato a parlare l’asso nella manica di Ramaphosa, il ministro dell’Agricoltura sudafricano John Steenhuisen, bianco ed esponente del partito liberale Democratic Alliance. “Eravamo all’opposizione e siamo andati al governo con l’Anc proprio per mantenere all’opposizione gli estremisti che vogliono una espropriazione generale e cantano di uccidere i bianchi”, ha provato a spiegare. “La grande maggioranza di noi bianchi vuole restare in Sudafrica”.