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I mille volti di Trump generati dall'intelligenza artificiale

Da statua d'oro massiccio nella nuova riviera di Gaza a personaggio di Star Wars tutto muscoli, fino a successore di Papa Francesco. Ma il trolling istituzionale della Casa Bianca serve a coprire i suoi disastri politici

Riccardo Carlino

Da statua d'oro massiccio a Pontefice. A partire dal suo insediamento, l'immagine di Donald Trump ha cambiato più volte le sue fattezze in foto e video pubblicati sui suoi profili e quelli della Casa Bianca. Gran parte dei quali realizzati grazie all'intelligenza artificiale

 

A febbraio, i progetti immobiliari del presidente in medio oriente avevano preso corpo in un video dove la Striscia di Gaza si trasformava in una riviera glam e scintillante. Il presidente americano compariva come statuetta in un negozio di souvenir, una enorme statua d'oro posizionata in mezzo alla strada e infine un palloncino gigante. L'uso dell'oro ritorna preponderante anche nella (appunto) gold card presentata ad aprile dal valore di 5 milioni di dollari. Acquistandola si può ottenere la residenza negli Usa, e in sovrimpressione c'è proprio il volto del tycoon accompagnato dalla dicitura: “The Trump Card”

 

Dall'oro scintillante al Vaticano. Una settimana fa, prima di partire per il Michigan, Trump ha detto ai cronisti della Casa Bianca che gli “piacerebbe essere Papa, sarebbe la scelta numero uno”. Detto fatto, ecco che il 3 maggio pubblica la sua immagine con l'abito talare bianco e mitra papale sul capo. Trump come vicario di Cristo in terra, ma anche come personaggio di Guerre Stellari. Il giorno dopo, infatti, il tycoon abbandona San Pietro e si trasferisce “in una galassia lontana lontana” in occasione dello Star Wars Day del 4 maggio. Nella foto pubblicata dalla Casa Bianca, un tycoon tutto muscoli e vene impugna una spada laser rossa ( nella saga è l’arma dei Sith, cioè dei nemici giurati dei Jedi, rappresentanti del “Lato Oscuro”), mentre sullo sfondo si stagliano fiere due aquile e altrettante bandiere americane.

 

Che sia trolling istituzionale o culto della persona poco cambia. L'AI al servizio di Trump dà in pasto alla rete il presidente americano in ogni salsa. La risposta degli utenti social non si fa attendere, e forse al repubblicano fa anche comodo. Poco più di una settimana fa, il Bureau of Economic Analysis americano ha messo nero su bianco che il pil statunitense è sceso dello 0,3 per cento nei primi tre mesi del 2025, in netta frenata rispetto a una crescita del 2,4 per cento del trimestre precedente. A pesare sui dati c'è ovviamente il macigno dei dazi e della conseguente incertezza economica, nonostante Trump con la sua nota sicumera, continui ad addossare ogni colpa all'Amministrazione precedente. Come se non bastasse, in una recente intervista concessa all'Nbc, ha dichiarato di non sapere se deve rispettare la Costituzione degli Stati Uniti. Successivamente, a un'altra domanda ha risposto di non poter giudicare se i cittadini americani, come i non cittadini, meritino il giusto processo, secondo quanto dice il documento giuridico fondante della nazione: “Non sono un avvocato". Per poi annunciare la riapertura del carcere di Alcatraz, chiuso dal 1963. La solita enorme quantità di carne sul fuoco in salsa trumpiana, che unita alle immagini provocatorie create con l'AI contribuisce ancora una volta a deviare l'attenzione su altro. 

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