Editoriali
Nessuna risposta dall'Onu sulla missione Unifil
L'organizzazione delle Nazioni Unite ancora una volta si nasconde sotto il tappeto. Intanto il ministro della Difesa Guido Crosetto ha parlato di "crimini di guerra" da parte di Israele contro le forze di peacekeeping internazionali in Libano
Ieri il ministero della Difesa tedesco ha fatto sapere che una nave da guerra tedesca, schierata come parte delle forza marittime di Unifil in Libano, ha abbattuto un drone al largo delle coste libanesi. Il ministero ha dichiarato di non sapere da dove provenisse il drone – che era armato, perché l’esplosivo è esploso dopo essere stato colpito da “contromisure elettroniche” – e non ha rivelato la posizione esatta della nave tedesca quando ha intercettato il drone. E’ la prima concreta reazione che arriva da parte delle forze di peacekeeping internazionali in Libano. Da giovedì scorso, l’ufficio comunicazione della missione ha pubblicato cinque comunicati nei quali ha parlato di “deliberate” aggressioni da parte delle Forze armate israeliane contro le sue varie postazioni nel sud del Libano – la prima, quella del 10 ottobre scorso, aveva provocato la reazione muscolare del ministro della Difesa Guido Crosetto, che in conferenza stampa aveva parlato di “crimini di guerra”.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nei giorni scorsi ha chiesto più volte alle Nazioni Unite un vertice per decidere lo spostamento o il ritiro della missione, mostrando le prove di combattimenti contro Hezbollah che proprio nell’area di alcune basi Unifil avrebbe costruito una infrastruttura di tunnel e roccaforti, e ha respinto le accuse di attacchi “deliberati” contro le forze di pace: la guerra contro Hezbollah è lì che si combatte, che voi lo vogliate o no. E mentre oggi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni arriva in Libano (non visiterà le basi perché “troppo pericoloso”) quello che sta succedendo a livello politico con la missione Unifil è ancora molto difficile da decifrare, ed estremamente delicato. Lunedì scorso c’è stata una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu che ha rinnovato il sostegno ai caschi blu per “il monitoraggio” della situazione. E’ possibile che le Nazioni Unite stiano cercando di prendere tempo, di negoziare una strategia efficace perché, per come è messa adesso, circondata da Hezbollah e da Israele che gli dà la caccia, la missione Unifil ha fallito.
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