
LONG WEI / Feature China/Future Publishing via Getty Images
editoriali
Nazionalismo commerciale. Così la Cina sfrutta la storia dei pager di Hezbollah
Dopo la notizia dei cercapersone fatti saltare in aria da Israele, in Cina hanno iniziato a diffondersi fake news sul web secondo cui che gli iPhone possono esplodere. E la propaganda di Pechino ha visto nel panico generale un’opportunità per spostare le vendite sui marchi made in China
Pensi che gli iPhone esploderanno?, è la domanda che è diventata virale sui social media cinesi poco dopo l’esplosione dei cercapersone e dei walkie-talkie di Hezbollah lo scorso 17 settembre, apparecchiature che, secondo un’inchiesta del Washington Post, sarebbero state progettate dal Mossad anni fa e fatte assemblare in Israele con dell’esplosivo nascosto. A Pechino la notizia ha scatenato un allarmismo tale da far circolare disinformazione sul web: attenzione, come sono stati compromessi pagers e walkie-talkie, potrebbero esplodere anche i vostri iPhone.
Così sono diventati virali video di detonazione di telefoni Apple e la propaganda cinese ha visto nel panico generale un’opportunità, a pochi giorni dall’uscita dell’ultimo iPhone 16, per spostare le vendite sui marchi cinesi. Blogger e influencer si sono subito attivati per mettersi davanti alle loro telecamere e dire a followers di Weibo, Bilibili e Douyin di buttare il loro telefono personale di marchio occidentale, perché potrebbe esplodere in ogni momento, consigliando di passare a un marchio made in China: “Se teniamo alle nostre vite, dovremmo usare telefoni cinesi”, ha scritto un utente, e non importa se gli iPhone sono assemblati in Cina.
Il risultato è stato che pochi giorni dopo l’uscita, il nuovo iPhone era già online a prezzi scontati, le vendite sono calate mentre è stato registrato un boom nelle vendite dell’ultimo Huawei. Sui social l’allarmismo è continuato, hanno iniziato a diffondersi alcuni sondaggi con la domanda “Hai paura che il tuo iPhone esploda?”, o “Pensi che le batterie degli iPhone abbiano problemi di sicurezza?”, al punto tale che dopo pochi giorni i censori hanno deciso di pubblicare alcuni articoli di debunking: non c’è nulla di cui preoccuparsi, “è meglio credere ai canali ufficiali che creare e diffondere il panico”. Ma i video sono ancora lì e la notizia ormai si è diffusa: ieri un utente ha scritto su Weibo, dal suo iPhone: “Mio padre ha detto a me e mio fratello che non ci farà più entrare in casa perché il nostro iPhone potrebbe esplodere”.