Sono venuti tutti al pettine, i nodi di un governo scozzese che ha fatto promesse irrealistiche in materia ambientale ed enormi, disinvolti balzi in materia di gender prima di ritrovarsi sconfessato dal rapporto Cass. E quindi dopo poco più di un anno il first minister Humza Yousaf, leader del Partito indipendentista, si ritrova in bilico dopo aver rotto, con una mossa politica decisamente azzardata, l’alleanza di governo con i Verdi, furiosi per l’annuncio che il percorso verso l’azzeramento delle emissioni di Co2 subirà delle variazioni, e tempestivi nel dire che voteranno la mozione di sfiducia presentata dai Tory per la settimana prossima. Yousaf, che i più danno per finito, non si è dimesso ma ha promesso un “reset” e ora il suo destino è legato a un filo che pende dalle mani di una sua ex deputata passata ad Alba, il partito indipendentista della vecchia volpe Alex Salmond, che ha definito lui “un kamikaze” e lei, Ash Regan, “la deputata più potente del Parlamento”.
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