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il pizzometro

Quando c'è aria di crisi internazionale alla Casa Bianca ordinano la pizza

Maurizio Stefanini

Nella notte dei droni dell'Iran su Israele è tornato il Pizza Meter, l'indicatore dei momenti di crisi nei centri nevralgici del governo americano. I precedenti, dall'invasione irachena del Kuwait alla Guerra Fredda

Le crisi che portano il mondo a un passo dalla guerra atomica hanno una caratteristica: sono accompagnate da una pizza, anzi molte. Ovviamente, non dal punto di vista della gente comune che va a letto col cuore in gola per la paura di non ritrovare all'alba il mondo così come lo conosce. Parliamo di pizze che vengono ordinate e consumate in quantità da chi si appresta a passare una notte in bianco per monitorare una situazione difficile. Sabato sera, come in altri momenti critici, mentre si attendevano i lanci di missili e droni dall’Iran verso Israele, ci sarebbe stato infatti un brusco aumento degli ordini da luoghi come il Pentagono, come altre volte in passato. Un fenomeno talmente regolare, che durante la Guerra Fredda il Kgb addirittura lo teneva sotto osservazione. Da ciò è stato costruito un vero e proprio indicatore dei momenti di crisi chiamato Pizzodromo: Pizza Meter. A sua volta oggetto di manovre dei Servizi, apposta perché resti segreto di stato.

È stato Federico Tiberti, specialista in dati e politica internazionale con un dottorato di ricerca presso l'Università di Princeton, a ricordare il Pizza Meter alcune ore dopo l'attacco dei droni iraniani a Israele, con un tweet su X che è stato rilanciato dal politologo Esteban Actis.

 

L’indicatore in questione si riferisce appunto a un brusco aumento degli ordini di pizza in tempi di crisi da centri nevralgici del governo Usa, come la Casa Bianca e il Pentagono, e prima di grandi eventi, come l’invasione del Kuwait da parte dell’Iraq o le altre invasioni, queste da parte di forze Usa, di Panama e Grenada. Tiberti aveva anche ripubblicato un'osservazione di un account affiliato ai democratici sull'intensa attività sabato pomeriggio/notte presso la catena di pizzerie Papa Johns più vicina al Pentagono. E addirittura, due ore dopo, insisteva nel dire che l’attività in quel luogo, dove di solito non c’erano tempi di attesa, era “un inferno”.

 

A riprova della strategicità del tema, la relativa voce è stata rimossa dal sito di Wikipedia in inglese. Tiberti aveva però salvato una versione precedente, che ne delinea la storia. Lì si racconta appunto della notte del 1° agosto 1990, il giorno prima dell'invasione irachena del Kuwait, che l'intelligence, le forze armate e il governo Usa evidentemente sospettavano fosse imminente a causa dell'osservazione satellitare dell'avanzata della Guardia repubblicana di Saddam. Il personale militare si riunì al Pentagono appunto per discutere della crisi. Secondo Frank Meeks, proprietario in franchising di 45 pizzerie Domino's nell'area di Washington, la Cia, il cui quartier generale è a Langley, Virginia, vicino al distretto federale, ordinò 21 pizze a tarda ora. Inoltre, tra il 7 e il 16 gennaio 1991, prima dell’inizio della Guerra del Golfo, dopo le 22:00 i suoi negozi inviarono 101 pizze al Pentagono. E il 16 gennaio, tra le 22 e le 2 del mattino, furono consegnate 55 pizze solo alla Casa Bianca. Il 17 gennaio, va ricordato, ebbe inizio il bombardamento aereo e navale dell’operazione “Desert Storm”, culminato il 28 febbraio con la resa delle forze irachene e il loro ritiro dal Kuwait.

 

Pubblicando le sue scoperte, Meeks ha perso un grosso cliente, perché gli uffici governativi hanno smesso di ordinare dalle sedi Domino nell'area di Washington e hanno deciso di rifornirsi da pizzaioli meno pettegoli. Lo stesso sembra essere avvenuto con Papa Johns. Sembra scomparsa anche una voce di “Pizza Meter” dalla Wikipedia in portoghese secondo cui le ordinazioni di pizza erano aumentate anche nelle notti segnate dallo scandalo di Bill Clinton con Monica Lewinsky, che peraltro stando ai maligni avrebbe avuto appunto nella distribuzione di pizze tra i vari uffici della Casa Bianca il principale degli incarichi affidatigli una volta arrivata alla Casa Bianca come stagista. Anche da Wikipedia in portoghese è la notizia che durante la Guerra Fredda l’intelligence sovietica monitorava gli ordini di pizza provenienti dagli uffici governativi come indicatore di “avanzamento” di qualche azione o annuncio imminente da Washington. Comunque, adesso la voce è ricomparsa nella Wikipedia in spagnolo, mentre la notizia veniva rilanciata sulla stampa Usa.

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