(foto EPA)

a bruxelles

L'altro veto di Orban blocca gli aiuti all'Ucraina e la revisione del bilancio

David Carretta

Il premier ungherese ha dato seguito alla minaccia di usare il suo veto sulla proposta di revisione del bilancio Ue per aiutare Kyiv. Se ne riparlerà a gennaio

Dopo il via libera ai negoziati di adesione con l'Ucraina, la Moldavia e la Bosnia-Erzegovina (e lo status di paese candidato alla Georgia), i leader hanno trascorso oltre sette ore a discutere della revisione del quadro finanziario pluriennale. La notte si è conclusa con un nulla di fatto e un rinvio, probabilmente a un vertice straordinario a gennaio del 2024. Viktor Orban questa volta ha dato seguito alla minaccia di usare il suo veto per bloccare la decisione, che rischia di complicare la situazione finanziaria dell'Ucraina.

La proposta di revisione del bilancio include un pacchetto di 50 miliardi di aiuti finanziari a Kyiv, sui cui c'era l'accordo di 26 stati membri. Per andare incontro ai paesi frugali, l'ultima Negobox proposta da Charles Michel ha ridotto ulteriormente il “denaro fresco” per finanziare le altre priorità, come le migrazioni, la politica industriale o l'aumento dei tassi di interessi sul debito di NextGenerationEu. Orban ha bloccato tutto. La Svezia ha bisogno di un passaggio davanti al Parlamento. “Per dare più chance di un esito positivo, i leader hanno deciso di porre fine alla discussione e tornare sulla questione in gennaio, dandosi qualche settimana in più per negoziare”, ha detto un diplomatico dell'Ue. Il tema del vertice di oggi sarà altrettanto divisivo: il Medio Oriente. Ma questa volta non sarà 26 contro 1.

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