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Gli scontri a Dublino dopo l'aggressione a tre bambini davanti a una scuola

Auto, bus e tram incendiati, negozi saccheggiati e vetrine distrutte. La polizia ha arrestato 34 persone e accusa dei disordini i gruppi di estrema destra. Il presidente Higgins: "Tutto ciò è riprovevole"

Nicolò Zambelli

Scontri, disordini e vandalismo a Dublino nella scorsa notte. A ridosso del centro della capitale irlandese bande di persone – secondo la polizia legate ai gruppi di estrema destra – hanno preso d'assalto negozi, dato fuoco ad auto, autobus e tram lungo tutto il corso della nottata. Ci sono stati dei violenti scontri con la polizia. Il motivo di tanto disordine è legato un fatto di cronaca avvenuto nel pomeriggio.

Un uomo, di cui ancora non si conosce l'identità, ha accoltellato di fronte alla scuola elementare Gaelscoil Choláiste Mhuire in Parnell Square una maestra e tre bambini di sei anni (una di loro è ancora in condizioni critiche all'ospedale, un'altra dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico, un bambino invece è stato dimesso). L'aggressore è stato fermato ed è al momento ricoverato anch'egli all'ospedale per aver riportato alcune ferite (secondo certe fonti auto inflitte). La polizia ha dapprima accantonato una possibile pista terroristica, salvo poi precisare di non voler escludere a priori "alcun movente": non è ancora stato confermato se quanto successo sia stato un raptus di uno squilibrato o di un attacco motivato da un qualche delirio personale.

La scintilla che ha acceso gli scontri sarebbe scattata quando si è sparsa la voce che l'aggressore sarebbe stato un uomo algerino: i militanti di estrema destra e anti-immigrazione avrebbero dato il via a quelli che oggi molte fonti irlandesi definiscono "scontri razziali". La polizia – dopo aver fermato l'aggressore alla scuola – lo ha arrestato e lo ha descritto solo come un uomo sulla cinquantina, senza specificare l'etnia. Sui social però si è sparsa la voce che si trattasse di un immigrato alimentando gli scontri dei militanti di estrema destra.

Il capo della polizia irlandese Drew Harris ha dato la responsabilità del grave disordine a una "fazione completamente folle fomentata da un'ideologia di estrema destra", ha parlato di scontri "terribili" e di "un'enorme distruzione da parte di una folla ribelle". Secondo la polizia la reazione verso l'aggressione alla scuola è stata "straordinaria" e scontri del genere non si sviluppavano nella città "da decenni".

Gli scontri maggiori si sono svolti nel centro della capitale, in particolare in un quartiere che ospita una grande comunità di immigrati. I manifestanti hanno sventolato bandiere con scritto "Irish Lives Matters" (Le vite degli irlandesi contano, ndr). La polizia ha arrestato 34 persone. In totale sono stati tredici i negozi danneggiati, undici i veicoli della polizia distrutti, tre autobus e un tram. Il presidente irlandese, Michael Higgins, ha dichiarato: "Il fatto che questo terribile incidente venga utilizzato o abusato da gruppi con un'agenda che attacca il principio di inclusione sociale è riprovevole e merita la condanna da parte tutti coloro che credono nello Stato di diritto e nella democrazia".

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