Tedros Adhanom Ghebreyesus (foto Ansa)

lo scandalo

L'Oms ha risarcito le donne abusate in Congo dai suoi dipendenti con 250 dollari ciascuna

Ermes Antonucci

Il caso riguarda circa cento donne. Gli abusi sessuali si erano compiuti tra il 2018 e il 2020, durante la lotta all'epidemia di Ebola. È il più grande scandalo nella storia dell’agenzia delle Nazioni Unite

Circa cento donne della Repubblica Democratica del Congo sono state risarcite dall'Organizzazione mondiale della sanità con 250 dollari (circa 230 euro) ciascuna per gli abusi sessuali subìti da parte di dipendenti dell’organizzazione tra il 2018 e il 2020. A rivelarlo è l’agenzia di stampa Associated Press, che ha avuto accesso a dei rapporti interni all’organizzazione.

 

Il report è stato realizzato a marzo da Gaya Gamhewage, direttrice dell’Oms per la prevenzione e la risposta allo sfruttamento, all’abuso e alle molestie sessuali, sulla base di un’indagine interna compiuta negli scorsi anni.

 

Nel settembre del 2021 una commissione di inchiesta indipendente aveva concluso che tra il 2018 e il 2020, quando l’Oms era impegnata nella lotta all’epidemia di Ebola che aveva colpito la Repubblica Democratica del Congo, decine di dipendenti dell’organizzazione compirono abusi sessuali ai danni di centinaia di donne locali. In quell’occasione, il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si scusò con le vittime degli abusi: “La prima cosa che tengo a dire alle vittime e ai sopravvissuti è che mi scuso, per ciò che avete dovuto subire a causa di persone impiegate dall'Oms per essere al vostro servizio e per proteggervi”, disse, promettendo “conseguenze gravi” per i responsabili.

 

Si tratta del più grande scandalo sessuale conosciuto nella storia dell’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite.

 

La cifra di 250 dollari, tuttavia, appare incredibilmente irrisoria. La somma basta a coprire le spese per la vita quotidiana in Congo per appena quattro mesi. Inoltre, come sottolineato da Associated Press, il totale dei risarcimenti disposti dall’Oms (circa 26 mila dollari) corrisponde soltanto all’1 per cento del fondo di 2 milioni di dollari istituito dalla stessa organizzazione per far fronte all’assistenza delle vittime di abusi sessuali, in particolare quelli avvenuti in Congo.

 

Molte donne congolesi che hanno subito abusi sessuali non hanno ancora ricevuto nulla. In un documento riservato del mese scorso, l’Oms sottolinea che circa un terzo delle vittime conosciute era “impossibile da rintracciare”. Quasi una dozzina di donne ha invece deciso di rifiutare l’offerta.

Di più su questi argomenti: